La dieta del gruppo sanguigno fa davvero dimagrire? La risposta definitiva tra speranze e falsi miti
Tutto ciò che c'è da sapere sulla dieta dei gruppi sanguigni: influiscono o no in una sana alimentazione? La risposta definitiva nelle prove scientifiche
Tra i tanti regimi alimentari che vanno di moda e spopolano per alcuni mesi c'è quella del gruppo sanguigno, ogni tanto torna in auge per poi scomparire di nuovo. Non ha nulla di scientifico, eppure sembra portatrice di benessere e dimagrimento. Si tratta di una dieta ritagliata su misura per ciascuno dei quattro gruppi sanguigni 0, A, B, AB e per ciascun gruppo sanguigno gli alimenti sono distinti in benefici, neutri e nocivi. Lo stesso alimento quindi è salutare ad esempio per il gruppo sanguigno B, ma dannoso per la salute del gruppo AB e via così. Mancano però le prove scientifiche.
Una teoria che parte da lontano
L’idea di seguire una dieta specifica a seconda del gruppo sanguigno nasce nel 1996 con la pubblicazione del libro Eat Right 4 Your Type (La vera dieta dei gruppi sanguigni. Come scegliere gli alimenti per raggiungere il peso ideale, vivere più sani e più a lungo), scritto dal naturopata statunitense Peter D’Adamo. In Italia, invece, ha seguito la versione proposta da Piero Mozzi, medico e autore di vari libri sul tema. Il dottor Mozzi, però, è stato censurato dall’Ordine dei medici di Piacenza. Peter J. D’Adamo parte dal presupposto che la diversificazione dei gruppi sanguigni nell’essere umano sia emersa nel corso dell’evoluzione darwiniana e che il gruppo sanguigno possa rappresentare una predisposizione innata verso determinati comportamenti alimentari e attività fisiche, quindi il gruppo sanguigno di una persona dovrebbe influenzare le sue scelte alimentari al fine di raggiungere la salute e il benessere.
Pro e contro
La dieta del gruppo sanguigno conosciuta anche come emodieta individua per gruppo sanguigno gli alimenti benefici, neutri e nocivi, questi ultimi sono da evitare o da ridurre al massimo, perché accusati di poter provocare danni all'organismo, determinando l’inizio di patologie. Inoltre, una dieta contenente gli alimenti consigliati potrebbe addirittura guarire alcune malattie che, apparentemente, non c’entrano con l’alimentazione. "Questa idea di dieta parte dal presupposto che esista una stretta correlazione tra gruppo sanguigno, cibo e sistema immunitario, sostenendo che i gruppi sanguigni siano nati in seguito all'evoluzione umana dovuta al cambiamento dello stile di vita e dell'alimentazione. Tutto ciò, non ha alcuna base scientifica, e nessuno studio condotto a favore della emodieta ha dato risultati che ne dimostrino l’efficacia" si legge su Issalute, il sito di informazione dell’Istituto superiore di sanità. La ricerca ha dimostrato che non esiste alcun collegamento tra i diversi regimi alimentari, che possono essere di per sé sani, e i gruppi sanguigni a cui appartengono le persone. "Peraltro, i gruppi sanguigni costituiscono solo 4 dei circa 20 fattori presenti nel sangue che distinguono la popolazione. Uno studio americano, in cui le diete per ciascun gruppo sanguigno venivano distribuite casualmente, senza tener conto del reale profilo ABO dei soggetti, ha mostrato comunque un effetto positivo del regime alimentare sugli indicatori di salute. Questo perché una sana e corretta alimentazione, controllata nelle quantità, variata e priva di eccessi, ha un effetto benefico e riduce il rischio di malattie cardiovascolari, indipendentemente dal gruppo sanguigno di appartenenza", scrivono gli esperti su su Issalute.
Come funziona
Secondo queste teorie per perdere peso e avere benefici di salute dalla dieta, occorrerebbe impostare l’alimentazione sul gruppo sanguigno. Gruppo sanguigno 0, sarebbe il più antico, legato ai cacciatori preistorici quindi persone con un fisico atletico. La dieta dovrebbe essere ricca di proteine animali, mentre sarebbero da evitare latticini, legumi e cereali, tra cui il pane, la pasta e il riso. Gruppo sanguigno A, sarebbe tipico degli agricoltori. Per loro via libera a frutta, verdura, cereali e legumi, di contro sarebbe meglio evitare i latticini e limitare al massimo il consumo di carne. Gruppo sanguigno B, caratterizzerebbe le popolazioni nomadi e l'ideatore di questa dieta presume che abbiano un sistema immunitario robusto e un apparato digerente efficiente, quindi queste persone possono consumare latticini, ma dovrebbero evitare alimenti ricchi di conservanti e zuccheri semplici. Gruppo sanguigno AB, a metà tra il gruppo A e il gruppo B, rappresenta il gradino più alto della scala evolutiva secondo questa teoria. Dal punto di vista alimentare si possono consumare con moderazione una vasta gamma di cibi, senza esagerare con i latticini.