Dieta del super metabolismo: le fasi che fanno perdere peso
Quattro settimane per riportare ai tempi d’oro il metabolismo e bruciare di più mangiando bene
Si sta diffondendo a macchia d’olio la dieta del super metabolismo, un regime alimentare che punta a cambiare l’approccio al cibo, smettendola di vederlo come un nemico. L’alimentazione deve essere considerata una preziosa alleata per riattivare il corretto funzionamento del metabolismo, grazie al meccanismo di rotazione settimanale degli alimenti su cui si basa questa dieta. L’inventrice è Haylie Pomroy, nutrizionista statunitense, che ha conquistato molte star - tra cui Jennifer Lopez - e il cui libro è un bestseller in testa alle classifiche del settore.
Come funziona
Molto si deve alle fasi, sono tre e vanno ripetute ogni settimana fino a raggiungere il peso desiderato. La fase 1 “allentare la tensione e calmare i surreni”, dura solo due giorni e vanno mangiati alimenti ricchi di carboidrati complessi (pane, pasta riso e cereali) a colazione, pranzo e cena, a seguire piccole porzioni di alimenti proteici solo a pranzo e a cena e poi frutta. No a tutte le fonti alimentari di grasso, sì agli indispensabili spuntini, ma a base di frutta di stagione.
La fase 2 punta a “sbloccare il grasso accumulato e sviluppare massa muscolare” e ha sempre la durata di due giorni: sono permessi gli alimenti proteici, soprattutto carne, affettati magri, uova e pesce, da accompagnare con le verdure. Il trend delle proteine deve esserci anche a colazione e durante gli obbligatori spuntini di metà giornata, quindi si vira sul salato, come bianco d’uovo, tonno al naturale o salmone affumicato. In questa fase il corpo costruisce soprattutto massa muscolare, grazie all’elevato apporto proteico.
La terza e ultima fase “liberare la combustione: ormoni, cuore e calore”, dura invece tre giorni. In questo periodo sono permessi i grassi buoni, come frutta secca, olive, burro vegetale, avocado, olio d’oliva, cocco e così via. Durante i pasti sono comprese le fonti proteiche, mentre i carboidrati sono quasi del tutto assenti.
In ognuna delle tre fasi, per ottenere il massimo dal metabolismo, fino a prima di andare a dormire tra un pasto e uno spuntino non devono trascorrere più di tre ore, quindi chi cena presto deve aggiungere uno spuntino dopo cena così da non arrivare a colazione con lunghe ore di digiuno.
Durante la dieta non possono essere mangiati zuccheri, alcolici, bevande dolci o dietetiche, latticini, caffeina, frumento, mais, frutta disidratata, spremute e soia.
Attività fisica
A ogni fase è associata un'attività fisica differente. La madre della dieta del super metabolismo Haylie Pomroy suggerisce per la fase 1 un allenamento aerobico intenso, come corsa, cyclette, ellittica, spinning, aerobica. Durante per la fase 2 è più indicato un allenamento anaerobico con i pesi mirato, così da contribuire ad aumentare la massa muscolare. Nella fase 3 via libera alle attività anti stress e a basso dispendio calorico, come yoga o pilates per incrementare l’afflusso di sangue ai tessuti adiposi e ridurre il cortisolo, noto come ormone dello stress.
Perché funziona
Secondo Pomroy questo stile alimentare prima allenta la tensione e calma i surreni, poi sblocca il grasso accumulato e infine stimola il metabolismo affinché si consumino calorie più in fretta. Il concetto di base è che meno si mangia, più si impigrisce il metabolismo, che si disabitua a “bruciare” facendogli assimilare grasso. Finita la dieta vera e propria si passa al mantenimento, che è simile nello schema delle fasi, ma si possono introdurre latticini e qualche leccornia in più.
Non ci sono particolari controindicazioni nel seguirla perché le fasi che si alternano tra loro sono molto brevi quindi è improbabile che insorgano effetti collaterali e carenze alimentari.