Dieci varietà di miele poco conosciute dalle straordinarie proprietà benefiche
'Se un giorno le api dovessero scomparire, all'uomo resterebbero soltanto quattro anni di vita'. Questa la teoria di Albert Einstein in cui è racchiusa l’importanza di questi insetti per il nostro pianeta, grazie alla loro capacità di impollinare e di diffondere la vita, contribuendo così alla crescita del 50% dei frutti presenti sulla terra.
Le api sono importanti anche per gli straordinari prodotti che da loro arrivano direttamente a noi; uno su tutti il miele, da molti considerato un “superfood” per le tantissime proprietà benefiche racchiuse in un suo vasetto. Acacia, millefiori, castagno sono tra le varietà più famose ma ce ne sono alcune meno note che però vale la pena scoprire per le loro qualità e per la loro storia legata alle tipicità territoriali.
1) Miele di Lavanda. Tipico delle zone in cui la Lavanda cresce abbondante come la Francia, questa qualità di miele viene prodotta anche in Italia in particolare in Sardegna. Di colore ambrato, si caratterizza per le proprietà calmanti anche del dolore, è ad esempio utile contro il mal di testa.
2) Miele di melata. Si tratta dell’unico miele che non viene prodotto a partire dal nettare dei fiori ma dalla melata degli alberi. Dal sapore meno dolce e dal colore molto scuro, tra le sue proprietà benefiche quella di aiutare a rinforzare i capillari e la memoria.
3) Miele di Rododendro. Si tratta di un miele molto raro che viene raccolto a oltre 1.200 metri di altitudine, la produzione quindi si concentra nelle zone alpine; quello di Rododendro è un miele leggero, ricostituente e depurativo. E’ importante, nel caso soprattutto di questa varietà, scegliere sempre un prodotto di provenienza italiana, per evitare di acquistare un miele prodotto da fiori di Rododendro che crescono in altri paesi - ad esempio la Turchia - e che possono produrre nettari tossici.
4) Miele di Bergamotto. Tipico della Calabria dove questo tipo di agrume è molto diffuso; nella sola provincia di Reggio Calabria infatti si concentra l’80% della produzione mondiale. Il miele che si ricava da questa cultivar è ricco di proprietà antibatteriche e antinfiammatorie ed ha un’azione calmante per le vie respiratorie.
5) Miele di Corbezzolo. Dal sapore particolare, quasi amaro. La produzione poco abbondante - a causa del periodo di fioritura ad autunno inoltrato - si concentra in Sardegna, il Corbezzolo è infatti un sempreverde tipico della macchia mediterranea. Tra le sue proprietà vale la pena ricordare la sua utilità nella cura contro l’asma.
6) Miele di Lupinella. Si tratta di un miele raro prodotto nelle zone collinari del centro e del nord. Ideale il suo consumo se si ha bisogno di disintossicare fegato e per le sue proprietà sedative ed emollienti.
7) Miele di Sulla. La Sulla è una pianta leguminosa che predilige le temperature miti, viene quindi coltivata nelle zone del centro e del sud. Il miele che si ricava da questa pianta è estremamente leggero e delicato, è ricco di potassio ed è molto digeribile. Utile durante gli allenamenti, per l’energia che rende immediatamente disponibile, oltre per la capacità di depurare fegato e intestino.
8) Miele di Erica. Dal colore ambrato e dal sapore molto simile al caramello, la produzione di questo tipo di miele si ha tipicamente nelle regioni affacciate sul Tirreno. Si tratta di un miele dalle proprietà ricostituenti, antireumatiche e indicato per coloro che soffrono di problemi urinari come la cistite.
9) Miele di Tarassaco. Quello di Tarassaco è un miele raro e pregiato dal sapore pungente e intenso che agisce in modo benefico sui reni grazie alle proprietà diuretiche e drenanti. La sua produzione è concentrata in Lombardia e Piemonte dove la pianta detta anche “dente di leone” è molto diffusa.
10) Miele di rovo. Utile nel contrastare le infiammazioni della bocca, nell’alleviare gli stati influenzali e i disturbi della diarrea nei bambini. Il colore è ambrato e scuro e la sua produzione è diffusa in tutte le regioni italiane.