Costruire il benessere sessuale: come superare gli ostacoli

Costruire il benessere sessuale come superare gli ostacoli

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Statistiche recenti raccontano che la maggioranza delle coppie fanno sesso due volte alla settimana preferibilmente nel WE, dato che sono giorni in cui in genere non si lavora, si dorme qualche ora in più e si predispone la testa ad una disponibilità sessuale.  Se si supera la settimana si tende a rimandare alla settimana dopo, escludendo per l’incontro sessuale i giorni infra settimanali che sono considerati, dalle coppie conviventi con figli, troppo faticosi. Per aggiungere la sessualità. Stranamente oggi il sesso non viene considerato fonte di relax ma è più facilmente collocato nell’impegno.

Quando si riesce a fare sesso le coppie sottolineano che va bene, ma vivere la sessualità sembra rispondere più ad una rassicurazione sulla normalità della relazione, piuttosto che essere motivo di desiderio. La frequenza sessuale è spesso motivo di conflitto: se viene ridotta da uno dei due, come spesso accade, tende a genera ansia nel partner e fa pensare di non essere desiderati, introduce la paura dell’indifferenza o dello scarso interesse. Ci sono donne ed uomini in consultazione per problemi sessuali che dichiarano di litigare con il/la partner proprio per la mancanza della sessualità nella loro vita.  Non fare sesso non può essere una scelta soggettiva perché altrimenti l’altra persona rimane imprigionata in una astinenza non voluta, costruendo, attraverso questa mancanza, voglia di conflitto, tensione e  rabbia.

Il sesso si trasforma da spazio comune in rifugi alternativi disponibili oggi con facilità: autoerotismo con masturbazione, chat in cui si parla e si propone sesso, tradimenti. La sessualità conferma alla coppia che sta mantenendo la specificità del rapporto che contiene come normalità l’incontro sessuale. Spesso il buon funzionamento sessuale è stato anche il motivo della creazione della coppia. Nelle interviste che si fanno nella consultazione sessuologica si chiede sempre come era la sessualità prima della crisi e chi dei due si è allontanato o ha ridotto la frequenza e la qualità del rapporto. Le coppie che avevano una buona sessualità all’inizio e nella prima fase della convivenza raccontano che progressivamente hanno rubato spazio alla comunicazione, al corteggiamento, alla complicità, rendendo il sesso, oggi disponibile in tante forme diverse, troppo povero nel rapporto di coppia  per essere desiderabile. Se chiediamo alla coppia di fare una programmazione della settimana possiamo scoprire che dopo tanti impegni, il sonno è più desiderabile del sesso.

Le coppie sono spaventate di questa scoperta, come se fossero sorprese di avere tolto energia al desiderio reciproco, portando a casa, stress, desiderio di evasione, compiti di organizzazione domestica, ricerca disperata di mantenere la propria vita individuale. Scopriamo insieme con la coppia il modo di recuperare uno spazio di comunicazione emotiva di tipo positivo, perché spesso quando si parla insieme ci si rimprovera o si discute di inadempienze reciproche o di scontentezze. Questo permette prima di tutto di ritrovare uno spazio, poi di ricostruire una comunicazione affettiva e sensoriale e di pensare alla sessualità come intimità e gioco piuttosto che come rassicurazione o fatica. La coppia non si sforza di essere erotica, recupera prima intimità, poi si confronta con la crisi del desiderio e esprime i propri bisogni e questo guida in modo semplice alla possibilità di una ripresa progressiva dell’interesse e del piacere.

27/03/2014
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