Donare il midollo osseo: un gesto indolore che salva vite
In Italia c’è un popolo di 450mila donatori pronto ad aiutare pazienti che necessitano di un trapianto di midollo osseo per guarire. Siccome le possibilità di compatibilità sono basse, più aumentano i donatori e più chance si danno ai meno fortunati in salute
Avere la possibilità di salvare una vita è un gesto molto altruista e diventare donatori di midollo osseo permette di concretizzare questo aiuto.
Grazie al trapianto di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche i medici riescono a curare numerose tipologie malattie altrimenti incurabili: leucemie, linfomi, mielomi, talassemie, ma anche malattie autoimmuni e tumori solidi.
Per la donazione da donatore sano a paziente, basta iscriversi al Registro Donatori di midollo osseo, avere dai 18 ai 35 anni, pesare più di 50 chili ed essere in buona salute.
CHE COS’È IL MIDOLLO OSSEO
Il midollo osseo è una sorta di fabbrica delle cellule del sangue, visivamente è come un tessuto semiliquido situato negli spazi interni delle ossa del corpo e contiene al suo interno le cellule staminali emopoietiche. Attenzione a non confonderlo con il midollo spinale, che invece è parte del sistema nervoso ed è situato all’interno della colonna vertebrale e collega il cervello con il resto del corpo.
Le cellule del sangue hanno vita breve: i globuli rossi durano circa 4 mesi, i globuli bianchi poche ore o alcuni giorni a seconda del tipo, le piastrine una decina di giorni. Il nostro organismo deve produrre continuamente nuove cellule del sangue per rimpiazzare quelle che finiscono il loro ciclo vitale. Qui entra in ballo il midollo osseo: un tessuto liquido simile al sangue, ma più denso. Si trova in particolare all'interno delle ossa piatte, come quelle di sterno, bacino, coste e scatola cranica e si stima che ogni secondo vengono prodotte circa 10 milioni di cellule nuove, un numero enorme.
Questa intensa attività di replicazione porta alcune volte alla produzione di cellule che presentano alterazioni o mutazioni capaci di provocare malattie curabili con un trapianto di midollo osseo, che va a sostituire le cellule difettose grazie a quelle di un donatore sano.
COSA FARE PER DIVENTARE DONATORI
Il primo step è iscriversi nel Registro dei Donatori di midollo osseo: bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, pesare più di 50 chili ed essere in buona salute. Mentre la donazione vera e propria può essere fatta fino a 55 anni perché con il salire dell’età diminuisce la capacità del midollo di rigenerare le cellule emopoietiche.
Il passo successivo è la tipizzazione, che avviene con un classico prelievo di sangue o di saliva, che sarà approfondita in caso di donazione. Il proprio profilo è così inserito in una banca dati e quando ci sarà un paziente che avrà compatibilità genetica si verrà chiamati. Siccome le percentuali di compatibilità sono basse, circa 1 su 100mila, c’è bisogno di molte iscrizioni.
Se si riesce ad arrivare alla donazione ci si sottopone a un prelievo. Si vanno a prelevare le cellule staminali emopoietiche, da cui hanno origine tutte le cellule del sangue e del sistema immunitario (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine), per poi trapiantarle nella persona da curare, garantendogli così una nuova produzione di tutte le cellule del sangue e quindi un nuovo sistema immunitario.
Ci sono due modalità di prelievo, la più diffusa è quella da sangue periferico, senza necessità di anestesia. Il donatore dovrà solo assumere qualche giorno prima del prelievo un farmaco (a base di una molecola simile a quella naturalmente prodotta dal corpo) che stimola la produzione di cellule staminali. Sarà il medico che ha in cura il paziente in attesa di trapianto a scegliere il tipo di donazione, sulla base delle necessità del paziente, della disponibilità e idoneità del donatore.
L’altra modalità di prelievo avviene in anestesia: si agisce sulle creste iliache praticando dei forellini all'altezza del bacino e aspirando il sangue midollare. Al risveglio si potrà sentire un leggero indolenzimento che scompare con un generico antidolorifico.
L’IMPORTANZA DI DONARE
Ogni anno in Italia ci sono circa 2mila persone che hanno bisogno di un trapianto di midollo osseo per curare la loro malattia e siccome non si può sintetizzare in laboratorio è necessario trovare un donatore compatibile. Ciò che dà maggiori chance di compatibilità è il midollo osseo di un familiare, ma spesso in famiglia non si trovano parenti compatibili. In questi casi l’ospedale consulta il Registro nazionale italiano di donatori di midollo osseo in cerca di un profilo compatibile. Si tratta di un database collegato con altri registri nazionali, quindi una rete di ricerca mondiale. Più sono le persone iscritte e più aumentano le possibilità di trovare un donatore compatibile con il paziente che ha bisogno del trapianto di midollo. Ad oggi nel nostro Paese i donatori di midollo osseo sono circa 460mila: è il registro più numeroso in Europa dopo quello della Germania (con 9 milioni di donatori) e quello della Polonia. Numeri elevati che danno molte speranze, ma l’augurio di medici e pazienti è che la cultura della donazione si diffonda sempre di più per aiutare sempre più persone.