L'afa non dà tregua: come combattere la pressione bassa. I soggetti a rischio, le cause, i sintomi e i rimedi
La pressione sanguigna varia in base a età e sesso ma quali sono i valori ottimali? Qual è la differenza fra quella sistolica e diastolica?
Siamo nel pieno dell’estate e, con le temperature che superano più o meno ovunque i 40 gradi, la pressione sanguigna di molte persone rischia di crollare, provocando in alcuni soggetti svenimenti o, più in generale, stati di malessere. Il valore, costituito da due distinti parametri, ossia pressione sistolica e pressione diastolica, è fondamentale per valutare lo stato di salute di una persona.
La pressione sistolica corrisponde alla fase di contrazione del ventricolo e il suo valore viene definito “massima”, la pressione diastolica corrisponde invece alla fase di rilassamento, definita “minima”. I due parametri possono variare a seconda dell’attività che si sta svolgendo, delle condizioni ambientali e, naturalmente, dell’età e dal sesso del soggetto.
I soggetti a rischio
- persone anziane;
- pazienti in trattamento;
- donne alle prese con il ciclo mestruale.
I valori ottimali
Viene considerata normale una situazione in cui i valori della pressione sistolica non superano i 130 mmHg e quelli della pressione diastolica gli 85 mmHg. Si parla di ipertensione arteriosa ogniqualvolta i valori risultano superiori a 140/90 mm Hg. Ogni soggetto può avere parametri lievemente differenti ed è per questo bene sapere qual è la propria pressione arteriosa di base.
Quando si parla di pressione bassa
L'ipotensione si verifica quando i valori sono uguali o inferiori a 90 mmHg per la massima e uguali o inferiori a 60 mmHg per la minima. In questa condizione possono verificarsi sintomi come l'affaticabilità e lievi giramenti di testa. Quando il calo di pressione è più importante, o comunque repentino, i sintomi risultano essere più impattanti e comprendono l’appannamento della vista, lo stato confusionale, le vertigini, lo stordimento, nausea, vomito o anche lo svenimento.
I sintomi in sintesi
- sbandamenti;
- malessere;
- nausea;
- vertigini;
- fame d’aria;
- tachicardia;
- giramenti di testa;
- sincopi e svenimenti.
Le cause dell’abbassamento dei valori pressori
- dal proprio stato di salute: le persone in trattamento per la pressione alta vanno incontro a questi sbalzi soprattutto in estate;
- dalla stagionalità: essere più o meno esposti ad un clima caldo contribuisce ad abbassare la pressione. In estate, a seguito delle alte temperature, il caldo può causare vasodilatazione e il relativo abbassamento dei valori pressori;
- a seguito di cambiamenti repentini della postura (ipotensione ortostatica): in questi casi i sintomi scompaiono rapidamente.
I possibili rimedi
Nell’immediato, nei casi di calo repentino della pressione sanguigna, il suggerimento è quello di stendersi a terra, e se possibile sollevare le gambe. Fondamentale idratarsi il prima possibile (vanno ovviamente evitate le bevande alcoliche che, altresì, accentuano la vasodilatazione, aumentando paradossalmente la disidratazione).
Fondamentale rimodulare la dieta
Nei mesi estivi, con le alte temperature, deve cambiare inevitabilmente anche la dieta. Per limitare i possibili casi di abbassamento della pressione, si potrebbero consumare degli alimenti come banane, ananas, verdure a foglia verde e frutta secca. Anche gli alimenti che contengono magnesio sono un valido aiuto contro l’ipotensione. Utile consumare tantissima frutta, ricca di vitamine e minerali, e verdure. In caso di emergenza, per ripristinare velocemente i valori ottimali della pressione, possono essere utili liquirizia, tè verde e caffè.
Attenzione
Le informazioni riportate in questo articolo hanno scopo puramente informativo. Per qualsiasi dubbio inerente un problema riconducibile alla propria salute si consiglia il consulto con idel proprio medico curante o una visita specialistica con un professionista del settore.