Cipro, cultura alla corte di Afrodite: una mostra in Italia celebra l'isola greca
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Il mare di Cipro, l’isola del Mediterraneo che la veneziana Caterina Giulia Corner, sua ultima regina, cedette alla Serenissima Repubblica di Venezia, e dove secoli prima avevano navigato, prima di approdarvi, coloni greco-micenei, Fenici, Assiri, Egiziani, Persiani, Tolomei d’Egitto, Romani, Franchi e, dopo i Veneziani, Ottomani, Inglesi, il mare di Cipro parla ancora di lei, che nacque dalla sua spuma.
Parla ancora di lei, Afrodite che amò Adone, nato dal tronco di un albero in cui era stata trasformata Smyrna, figlia di Cinira, re di Pafos, sulla costa occidentale dell’isola e nel cui mare nacque lei, la Venere dei Romani, dèa della bellezza, dell’amore, della fertilità e del rame. Di lei, dèa protettrice dell’isola, parlano Petra tou Romiou, lo Scoglio del Greco, dove, secondo la mitologia, nacque emergendo dalla spuma del mare; Capo Greko, nel promontorio dell’antica Pidalion, che ospitava un santuario dedicato alla dèa, oasi naturalistica di “magnifiche scogliere” e orchidee selvatiche; i Bagni di Afrodite, nella penisola di Akamas, con una grotta naturale all’ombra di un vecchio fico, dove la dèa amava fare il bagno e dove incontrò per la prima volta Adone.
Un paradiso, Akamas, di “valli strette e profonde, caverne, isolotti e gole”, dove vivono più di cinquecento tipi di piante, come il croco, il tulipano e l’orchidea di Cipro, dove si fermano a riposare gli uccelli migratori e dove, nella spiaggia sabbiosa di Lara, si riproducono le tartarughe Caretta caretta e quelle, rare, come la Chelonia mydas, la tartaruga verde.
Per celebrare la bellezza dell’isola mediterranea, l’Ente Nazionale per il Turismo di Cipro in Italia ha organizzato la mostra fotografica Cipro, cultura alla corte di Afrodite, oltre 40 fotografie che sino al 30 ottobre arricchiranno il corso Vittorio Emanuele II di Milano, uno dei salotti della città: “Il 2017 ha visto una crescita consistente dei flussi turistici internazionali e italiani. Siamo molto contenti di poterci raccontare in una città che come la nostra isola è un po’ un crocevia” ha commentato Christos Tsiakas, direttore dell’Ente cipriota. “Una via importante per Milano come corso Vittorio Emanuele II è una bellissima vetrina che vede transitare ogni giorno migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Crediamo che iniziative come questa siano molto efficaci perché permettono di attivare un contatto diretto con il pubblico puntando sulle emozioni, fattore di prima importanza nelle motivazioni di un viaggio”.
Un tour virtuale dell’isola che parte da Pafos, dove nacque il mito di Afrodite, e che “scatto dopo scatto” fa scoprire al visitatore la ricchezza della terza isola, dopo Sicilia e Sardegna, del Mediterraneo, un “piccolo mondo”, circondato da un “bellissimo mare”, di “tesori archeologici, antiche città, boschi verdissimi, città cosmopolite, una natura incontaminata e affascinanti tradizioni che rimandano al suo essere un crocevia tra popoli, culture e civiltà differenti”.
C’è infatti, a Cipro, l’incanto del suo mare turchese e della sua sabbia dorata, e il ricordo di tutte le civiltà che l’hanno abitata: insiedamenti preistorici, siti archeologici, come quello di Kourion con un teatro greco-romano, agorà, ville con mosaici e basilica paleocristiana; castelli, come quello medievale di Kolossi, legato alla storia della Commandaria, il vino tipico dell’isola, “tra i più antichi al mondo”; moschee; monasteri bizantini, come quello di Kykkos, il più grande e famoso dell’isola e che conserva una delle tre icone attribuite a San Luca; chiese bizanzine affrescate, di cui dieci Patrimonio Unesco, grazie ai loro affrechi che decorano pareti ed absidi e alla caratteristica architettura con i tetti spioventi in legno; cattedrali gotiche; fortificazioni veneziane.
E ancora, edifici coloniali in stile inglese, hotel di charme, borghi pittoreschi, botteghe artigianali, la lavorazione del rame e delle stoffe colorate, l’arte orafa e quella del ricamo, la cucina tradizionale, i dolci alla moda orientale, con frutta candita, mandorle e pistacchi, che profumano di miele, il caffè greco o bizantino da gustare nei kafenio, i tipici locali dell’isola.
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