Cibi e bevande in estate: come conservarli e proteggerli al meglio

Cibi e bevande in estate come conservarli e proteggerli al meglio
di Stefania Elena Carnemolla

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In estate, con il caldo, il frigo di casa viene spesso riempito oltre la sua capienza, ostacolando la libera circolazione dell’aria fredda, con cibi e bevande che si guasteranno, così, più facilmente. “Non cedere alla tentazione di fare scorte troppo abbondanti” raccomanda, infatti, il Ministero della Salute.

Se una corretta conservazione è importante per garantire caratteristiche nutrizionali e proprietà organolettiche – sapore, odore, aspetto, consistenza – di cibi e bevande, come conservarli al meglio in particolare con le alte temperature quando è più facile che si deteriorino? Un decalogo, in aggiunta ad altri consigli utili, è, ad esempio, quello stilato dal Ministero della Salute in collaborazione con l’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Innanzitutto, cibi e bevande vogliono ognuno la propria temperatura, che è importante conoscere per evitare errori, così come è importante sapere che la temperatura interna del frigo non è uniforme. Il punto più freddo è la mensola più bassa, dove si registra una temperatura intorno ai 2˚C, questo perché l’aria fredda “essendo più pesante” spiega il Ministero della Salute “tende a scendere”. Per una perfetta conservazione la temperatura interna del frigo va mantenuta fra i 4˚ e i 5˚C, con il frigo collocato lontano da fonti di calore e con apertura solo in caso di necessità e immediata chiusura della porta. Come capire se la temperatura interna è corretta? Se i nuovi modelli di frigoriferi sono dotati di display, per tutti gli altri si può utilizzare un termometro da riporre su ripiani e in scomparti.

Vediamo in dettaglio come conservare cibi e bevande e quali gli errori da evitare.

In estate il frigo si riempie di acqua e bevande, solitamente riposte nel freezer da dove vengono estratte per essere consumate alla temperatura di refrigerazione. Un errore? Sì, perché acqua e bevande molto fredde possono causare congestione. Pertanto una conservazione, in particolare se prolungata, in freezer sarà inutile poiché è bene far tornare la temperatura del liquido a condizioni accettabili per l’organismo. Acqua e bevande vanno pertanto conservate negli appositi scomparti della porta dove la temperatura è fra i 5˚ e i 10˚C e dove, contrariamente al passato, non va conservato il latte, che potrebbe, invece, deteriorarsi.

Frutta e verdura, che in estate soddisfano l’aumentato fabbisogno di vitamine e sali minerali, vanno conservate nel cassetto sul fondo al riparo da temperature troppo basse, e quindi più fredde, che potrebbero danneggiarle. Né vanno conservate lavate per evitare la comparsa di muffe e batteri. Una volta in frigo, vanno “consumate rapidamente” per “evitarne il deterioramento”. Non vanno, invece, conservati in frigo frutta esotica, agrumi, che con il freddo possono diventare amari, pomodori, fagiolini, cetrioli, zucchine, mentre frutta e verdura non ancora mature vanno conservate a temperatura ambiente.

Latte, latticini – come la mozzarella, molto consumata in estate –, yogurth, uova, formaggi freschi, dolci a base di creme e panna, salumi vanno conservati a una temperatura fra i 4˚ e i 5˚C nella parte, cioè, alta del frigo. A seconda del tipo di frigorifero, le uova possono anche essere conservate, sempre alla stessa altezza, in appositi scomparti della porta. Latte e panna, ricorda il decalogo, vanno consumati entro 2-3 giorni dall’apertura, le uova non oltre la data indicata, i formaggi protetti con foglio di alluminio da cucina o carta oleata conservati in contenitori chiusi, mentre i salumi vanno lasciati nella carta per alimenti e protetti con fogli di alluminio chiusi ai bordi e riposti in contenitori ermetici o sacchetti per la congelazione ben chiusi.

Pesce, crostacei e molluschi vanno conservati a una temperatura fra 0 e 2˚C nella parte bassa del frigo, temperatura ideale per aragoste, calamari, gamberi, mitili, naselli, orate, ostriche, palombi, polpo, razze, rombi, seppie, sogliole, spigole, vongole, alici, dentici, pesce spada, saraghi, sarde, triglie, tonno, anguille, aringhe, sgombri, salmone. Il pesce eviscerato e lavato va tuttavia consumato entro 24 ore.

Fra 0 e 2˚C vanno conservate anche le carni, con tempi di conservazione diversi a seconda del tipo di taglio e composizione: entro 24 ore, spiega il decalogo, se macinata, 48 ore se di pollo o tacchino, entro 3 giorni in caso di affettati non confezionati e carne fresca in genere.

Fra i -15 e i -18°C vanno conservati i gelati, che possono rimanere nel freezer anche per molti mesi purché con temperatura del congelatore costante.

Eventuali prodotti scaduti, infine, dovranno essere eliminati dal frigo.

 

Abbiamo parlato di:

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Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Website Facebook LinkedIn

Sicurezza nel frigorifero Decalogo

22/06/2017
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