Carrefour: reti di cotone al posto dei sacchetti di plastica per l’acquisto di frutta e verdura
Secondo l’azienda si dovrebbe ottenere una riduzione della plastica di circa l’80 per cento. L’esempio spagnolo potrebbe far riflettere anche gli italiani
Un buon esempio su come ridurre la plastica viene dalla Spagna dove Carrefour ha deciso di lanciare l’utilizzo di reti di cotone al posto dei discutibili sacchetti trasparenti. Si parte con i reparti ortofrutta ma la buona pratica potrebbe anche essere diffusa ad altri settori.
Sembra poca cosa ma la strada è quella giusta, soprattutto se si pensa a quanto gli imballaggi e i contenitori ad uso alimentare incidano nella produzione di rifiuti che ammorbano il pianeta.
Un contributo concreto all'ambiente
I sacchetti di corda – come si legge su Greenme.it - potranno essere acquistati dai clienti spagnoli e riutilizzati più volte. Il prezzo dovrebbe essere di 3,99 euro per un kit di tre sacchetti.
Carrefour Spagna è la prima azienda in terra iberica a fornire questa alternativa all’utilizzo dei soliti sacchetti di plastica, anche se già aveva sperimentato proposte alternative, consentendo, per esempio, ai clienti di usare per la spesa propri contenitori o borse, sia per l’acquisto di frutta e verdura che per i prodotti di salumeria, pescheria e macelleria.
L’azienda vuole dare un contributo concreto alle politiche di riduzione della plastica e ha, per questo, deciso di eliminare completamente nei reparti bio della frutta e verdura i contenitori in plastica. Tutti i contenitori di olive e sottaceti saranno di conseguenza unicamente in vetro. Mentre altri prodotti come certe verdure, le banane o i cetrioli, vengono legati con un nastro in modo da evitare il ricorso alle buste. In tal modo – secondo l’azienda – si dovrebbe ottenere una riduzione di circa l’80 per cento della plastica.
Un esempio anche per l'Italia?
L’esempio della Spagna potrebbe far riflettere anche l’Italia. Da noi, come ricorda il sito specializzato - scoppiò una veemente polemica quando si fissò l’obbligo di utilizzo, dal 2018, delle buste bio a pagamento per l’orto-frutta. Qualcuno in quell’occasione propose proprio di poter utilizzare invece le retine ma non ci fu verso. Il ministero della Salute, all’epoca, giustificò la scelta del bio shop monouso obbligatorio con i problemi di igiene e sicurezza.
C’è da dire tuttavia che altri Paesi d’Europa come Germania, Austria, Svizzera e adesso Spagna, hanno fatto scelte differenti e non hanno trovato insuperabile il problema. Sarebbe auspicabile pertanto che presto la novità di Carrefour Spagna arrivi presto anche da noi.