Cantare fa bene al corpo e alla psiche
“Canta che ti passa” recita il detto. È proprio vero perché sia la musica sia il canto sono dei potenti antistress. Cantare quindi fa bene alla salute e alla psiche: aumenta la funzionalità del sistema immunitario, favorisce il rilascio di ormoni e di serotonina, fa diminuire il livello di cortisolo (un ormone la cui produzione aumenta in condizioni di stress), riduce le tensioni muscolari, implica una respirazione più regolare e profonda tanto da aumentare l'ossigenazione nel sangue e migliorare la funzionalità cardiaca, favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni come quando si ride o si assumono farmaci specifici. La musica e di conseguenza i suoni sono un messaggio universale da tutti compreso e con effetto immediato a livello psicofisico. D'altra parte uno tra i primi sensi utilizzati dal feto è proprio l'udito: quando il piccolo ascolta la voce della mamma e impara a distinguerla dalle altre, sa anche riconoscere le varie intonazioni a seconda delle emozioni che la madre sta vivendo.
Cantare aiuta a rilassarsi e a buttare fuori le sensazioni e le emozioni negative vissute durante la giornata. Ciò vale in modo particolare per tutti coloro che non si occupano di musica per lavoro. Quindi anche solo canticchiare una canzone mentre si passeggia o si torna a casa oppure cantare sotto la doccia sono tutte azioni che migliorano l'umore, allontanano la stanchezza, fanno iniziare o terminare in modo positivo una giornata perchè favoriscono il rilascio di ormoni e sostanze come la serotonina e le endorfine. In particolare sono molte le persone che cantano sotto la doccia o anche in macchina quando sono sole. L'effetto è benefico e liberatorio perchè la persona è sola e sente di poter dare libero sfogo alla sua energia, può cantare ciò che vuole senza timore di essere giudicata o criticata o presa in giro, assecondando anche lo stato d'animo del momento e quindi scegliendo la musica più adatta al suo umore.
Di fatto la persona sotto la doccia canta per se stessa e ciò le regala un senso di libertà impagabile, privo di valutazioni, di timori o di aspettative di persone che ascoltano. Coloro che intonano una canzone da soli sotto la doccia o in casa possono tirare fuori la parte più infantile di se stessi o anche provocatoria, perché potrebbero decidere di imitare cantanti famosi, scimmiottarne i movimenti, improvvisare anche qualche passo di danza, tutto con un unico scopo: divertirsi a fare qualcosa che in presenza d'altri non farebbero mai. Per molte persone infatti esibirsi davanti a qualcuno, anche solo per svago, diventa un problema serio. Il timore di cantare in pubblico può derivare da molteplici motivi: insicurezza personale, consapevolezza di essere stonati (ma ciò spesso non è un deterrente, anzi), bassa autostima, timore di essere giudicati. Rispetto a quelle che si vergognano, per le persone esibizioniste prevale il senso di benessere e divertimento derivante dal cantare. La persona che canta in pubblico vuole comunicare qualcosa di sé agli altri sia attraverso le parole sia con i gesti che accompagnano la sua performance. In ogni caso prevale il piacere di essere ascoltati e guardati dagli altri anche se le doti canore possono lasciare a desiderare.
D'altra parte cantare insieme ad altre persone, come ad esempio in un coro, aumenta la sicurezza in se stessi, fa sentire parte di un gruppo coeso e migliora l'umore. Infatti il coro è tradizionalmente usato in tutto il mondo durante i riti di moltissime religioni per i suoi effetti rilassanti, energizzanti e coinvolgenti. Molte ricerche hanno evidenziato come nelle persone che cantano in coro aumenti la percezione di benessere e allo stesso tempo si viva la presenza degli altri come uno stimolo ad impegnarsi con regolarità. Alcune malattie senili, come la demenza, possono essere affrontate dai pazienti, partecipando ad un coro, così da mantenere la mente sempre in esercizio grazie alla necessità di ricordare le parole e la musica dei brani. Inoltre, presupposto fondamentale di chi canta in coro non è emergere, ma piuttosto amalgamare la propria voce con quella degli altri così da creare un insieme armonico equilibrato e omogeneo. Quindi, a meno che non ci sia qualche voce solista che deve emergere in alcuni casi prestabiliti, nel coro non bisogna cercare di mettersi in evidenza, evitando quindi situazioni di rivalità o narcisismo.
Anzi il coro crea una clima di solidarietà, unione, rilassatezza e senso di protezione. Far parte di un gruppo vocale significa prima di tutto condividere una passione, ma anche momenti gratificanti derivanti da un benessere comune. L'ansia tende a scomparire, così come la timidezza si riduce notevolmente grazie alla possibilità di mescolare la propria voce con quella degli altri coristi. Il corista canta con forza e intensità sviluppando una sensazione liberatoria e di armonia con gli altri e con se stesso. Infatti, dopo una giornata di lavoro, fatica e stress, cantare con tutta la propria energia fa sentire davvero bene. Anche ritrovarsi con gli altri elementi del gruppo e avere la possibilità di creare nuove amicizie, fa superare la pigrizia e la voglia di rimanere a casa magari stanchi e stressati. Cantare fa bene. Ed è bello cantare per il piacere di farlo, con orgoglio e passione, con la certezza poi di sentirsi più leggeri e sereni.