Cannabis: Legalizziamo, raccolte 60 mila firme ma risultato ancora a rischio
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Roma, 26 ott. (AdnKronos Salute) - 'Nell'ultimo fine settimana sono state raccolte 17.500 firme autenticate sulla proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della cannabis e la depenalizzazione delle droghe. In totale, le firme raccolte dall'11 maggio a oggi sono quasi 60.000. L'obiettivo di consegnare l'11 novembre alla Camera dei deputati 50.000 sottoscrizioni autenticate e certificate è ancora a rischio'. Lo afferma il Coordinamento della campagna 'Legalizziamo.it - per la legalizzazione della cannabis'. 'L'operazione di recupero dei certificati dai Comuni è particolarmente problematica anche perché le richieste tramite Posta elettronica certificata (Pec) dei Comuni, in assenza di un indirizzario affidabile degli indirizzi di posta elettronica degli uffici comunali competenti - a oggi né il Viminale né l'Agenzia per l'Italia digitale son stati in grado di fornircela - non solo portano via molto tempo, ma implicano la stampa di tutti i documenti', aggiunge il Coordinamento. 'Da tre settimane abbiamo chiesto formalmente un intervento del ministro Alfano, che non ha risposto, per poter rimediare d'urgenza a questa situazione che stride con i proclami sulla cosiddetta Agenda digitale, evidentemente non ancora attenta agli strumenti di partecipazione, e affinché i Comuni rispondano entro le 48 ore dalla richiesta dei certificati'. 'Dopo l'adesione tra gli altri di Vasco Rossi e Roberto Saviano, che ringraziamo ancora una volta per il loro continuo generoso sostegno - prosegue il Coordinamento - al fine di assicurare la buona riuscita dell'iniziativa la raccolta firme continua, anche se in un numero limitato di punti di raccolta: in particolare ai tavoli e nelle segretarie comunali di alcune grandi città (l'elenco completo su www.legalizziamo.it)'. La legge popolare Legalizziamo è promossa da Radicali Italiani e Associazione Coscioni con il sostegno di Possibile, A buon diritto, Coalizione italiana per le libertà civili e democratiche, Forum droghe, Antigone, La PianTiamo, Società della ragione e di decine di grow shop/canapai italiani, oltre a decine di consiglieri comunali di Sinistra Italiana e liste civiche.