Buon umore in casa? Semplice, con i consigli (eco) della neuroarchitettura

di Anna Simone

Felici, arrabbiati, nervosi, sorridenti, energici: possiamo sentirci in decine di modi quando mettiamo piede in casa, ma non tutto dipende da come sono andate le cose al di fuori delle mura domestiche. Secondo la neuroarchitettura, alcuni nostri stati d’animo sono indotti dall’ambiente casalingo, di conseguenza possiamo contribuire a migliorarli o peggiorarli.

Di recente i designer del NeoMam studio, partendo dai risultati delle ricerche neuro-scientifiche applicate all'architettura, hanno elaborato alcune infografiche ricche di consigli su come realizzare in casa un’atmosfera positiva per l’umore. Le aree più importanti su cui agire sono cinque e cioè illuminazione, forme, oggettistica, vista e disposizione.

L’illuminazione
I livelli di luce possono avere un impatto sulla salute fisica e mentale perché vanno a influenzare anche i ritmi circadiani. Quest’ultimi dipendono da un sistema circadiano endogeno, una sorta di 'orologio interno' all'organismo che si mantiene sincronizzato con il ciclo naturale del giorno e della notte tramite stimoli naturali, tra cui spiccano la luce solare e la temperatura ambientale. In assenza degli stimoli sincronizzatori i ritmi continuano a essere presenti, seppur in modo sballato. Ad esempio, l’umore subisce un’influenza negativa se il sonno notturno è interrotto o disturbato da una luce intensa. In camera da letto, quindi, per aumentare la qualità del sonno bisogna scegliere la giusta tonalità di luce.

La forma
Le forme tondeggianti stimolano l’attività celebrale al contrario di quelle appuntite, almeno stando ai risultati di uno studio condotto dall’Harvard medical school. In casa è consigliabile inserire delle forme rotonde, ad esempio, dei cuscini, delle ciotole, dei vasi, dei tavolini, senza dover cambiare per intero l’arredamento già presente.

Gli oggetti
Per i neuro-architetti il disordine va eliminato dalla vista, considerato che induce stress. Quando un individuo deve prendere una decisione, il cervello si affatica meno se c’è un ambiente ordinato, a riguardo potrebbe essere utile posizionare una cesta in cui gettare ogni cosa inutile.

La vista
Le piante e le immagini di paesaggi naturali sono in grado di aumentare i livelli di concentrazione, ben vengano in casa vasi con piante o stampe di paesaggi naturali (campagna, mare, montagna collina) da appendere alle pareti. Se il pollice verde non rientra tra i talenti personali si può optare per il verde semplice da coltivare, come le piante grasse, lo spatafillo, la lingua di suocera o la pianta ragno.

La disposizione
La dopammina è un neurotrasmettitore endogeno rilasciato dal cervello che, tra le numerose funzioni, incentiva la voglia di esplorazione quando si è esposti a nuovi stimoli. Per questo ogni paio di anni anche solo cambiare la disposizione dei mobili può migliorare l’umore e creare un senso di appagamento. In alternativa, potrebbe essere utile tinteggiare i muri, pulire a fondo gettando le cose inutili così da svuotare gli spazi e creare una sensazione di leggerezza, oppure aggiungere qualche dettaglio come un tavolinetto, un quadro, dei cuscini avendo l’accortezza di farlo in prima persona, infatti, maggiore è il tocco personale e più grande è la sensazione di sentirsi a casa.