Una bottiglietta di plastica per un gelato: il dolce gesto in spiaggia che fa bene all'ambiente
La singolare iniziativa di cinque chioschi sulle spiagge di Sardegna. L'allarme del Wwf: 90 tonnellate di plastica al giorno in mare, con un incremento del 30 per cento nei mesi estivi
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Pochi giorni fa l'iniziativa di una nota marca di birra ('una birra per una bottglia di plastica vuota') che mirava a sensibilizzare sul tema del riciclo, oggi la singlare iniziativa di alcuni chioschi nelle spiagge sarde: raccogli la plastica e in cambio ti do un gelato. Certo, è poca cosa rispetto alle 90 tonnellate di plastica che ogni giorno finiscono in mare, dice il Wwf che segnala anche l'aumento medio del 30 per cento dei rifiuti nella stagione estiva. Ma le iniziative si moltiplicano e la sensibilizzazione, inevitabilmente, sale.
Un gelato per una bottiglietta di plastica
Ad aderire all'iniziativa sono cinque locali in altrettante mete balneari che offrono un gelato - rigorosamente realizzato con prodotti locali - in orari e giorni prefissati. E così al chiosco l'Onda sulla spiaggia San Pietro a Valledoria, la spiaggia Li Feruli a Trinità d'Agulto presso il chiosco La Rena, la spiaggia Ira di Porto Rotondo presso il baretto Ale Summer, la spiaggia Terza Spiaggia a Porto Istana al Bar Atacama e alla spiaggia di Baia Cea Tortolì presso il Chiosco Mari di Cea sarà possibile gustare unil doce per eccellenza dell'estate dando una mano allì'ambiente. Durante tutta la settimana dal 12 al 18 agosto, dalle 18 alle 20, all'orario dell'aperitivo, si potrà chiedere nelle cinque spiagge aderenti all'iniziativa un secchiello nel quale raccogliere i rifiuti prodotti o trovati sulla spiaggia. Secchiello di rifiuti plastici in cambio di una coppetta con tre gusti di gelato a scelta offerti dalla ditta dolciaria sarda Bolmea.
In molti litorali italiani e anche sardi ha preso piede nei mesi estivi una campagna contro l'utilizzo di plastica usa e getta nei locali posti in zone costiere, tra i maggiori responsabili per l'incremento dei rifiuti plastici che si riversano nell'acqua del mare. In quel caso furono i comuni o le Reioni a imporre il divieto. Ora ci provano anche i privati.
'Con questa iniziativa vogliamo promuovere tra i nostri partner e i nostri consumatori il rispetto dell'ambiente e del nostro territorio da cui ogni giorno raccogliamo le migliori materie prime per i nostri prodotti', spiega Marcello Muntoni, fondatore della ditta di gelati. 'I nostri gelati - continua l'imprenidotre - sono realizzati utilizzando come ingredienti solo eccellenze territoriali come il latte fresco al 100% sardo, così come la panna, lo yogurt, la ricotta e l'acqua delle sorgenti locali dei Monti del Limbara'.