Birdwatching: le specie da non perdere durante l'autunno
Ad ascoltare bene anche la stagione autunnale è ricca di cinguettii: lo sa bene chi fa birdwatching, considerando che proprio durante l’autunno, secondo la Lipu, Lega italiana protezione uccelli, si possono avvistare circa 250 specie di uccelli, tra cui alcune molto rare.
In Italia, ad esempio, dalla fine di settembre agli ultimi giorni del mese di novembre, in pianura padana e nei settori prealpini, vola la poiana calzata, un rapace che misura tra i 50 e i 60 cm di lunghezza, con un'apertura alare fino a 1.30 metri. Si può riconoscere dal piumaggio dai colori contrastanti, dal petto chiaro con una grande macchia scura verso le zampe, e dai tarsi piumati, detti “calzari” intorno alle zampe.
Tra le specie più piccole spicca il luì forestiero, che può arrivare a toccare il nostro Paese quando durante la migrazione si sposta dai monti Urali e dalla fredda Siberia, anche se solitamente sverna in Asia; si contraddistingue per la banda alare bianca e per il “sopracciglio” dello stesso colore.
Nelle zone umide del nord Italia, con un pizzico di fortuna, si può avvistare l'aquila anatraia maggiore, un rapace della famiglia degli Accipitridi, che nidifica soprattutto in Estonia, Polonia, Bielorussia, Moldavia, Russia, Ucraina, Kazakihstan, Pakistan, India, Cina e Mongolia. Il modo migliore per riconoscerla è osservandone il volo, caratterizzato da picchiate, oltre che il colore molto scuro del piumaggio, tipico dell’adulto, mentre gli esemplari giovani hanno sulle piume che ricoprono le ali delle macchie bianche.
Sulle Api e sulle principali isole lungo la costa tirrenica, in questo periodo dell’anno, si può incontrare lo zigolo minore, un passeriforme tra i più rari lungo lo Stivale. Per distinguerlo è necessario osservare bene il capo, le guance rossastre e le zampe rosa.
Altro visitatore dell’Italia durante l’autunno è lo zigolo delle nevi, specie tipica delle zone artiche, osservabile soprattutto al Nord (ad esempio sulle Alpi) o lungo i litorali sabbiosi delle coste sia adriatiche sia tirreniche; per riconoscerlo basta osservare le macchie bianche sulle ali e sulla coda.
In autunno, però, non ci sono solo le specie rare, tra quelle comuni si possono avvistare il fringuello, il pettirosso, il luì piccolo, il merlo e il tordo bottaccio, basta avere un buon occhio e un pizzico di pazienza.
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