Le due più grandi minacce post Covid-19 secondo Bill Gates
Il cambiamento climatico è già in atto, il bioterrorismo è un’ipotesi da pelle d’oca, ma invece di spaventarsi davanti alla possibile concretizzazione occorre agire per prevenire il peggio
Siamo arcistufi di cattive notizie. E questo non è un articolo per aggiungere preoccupazione, ma per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione. Il peggioramento della crisi climatica e il bioterrorismo potrebbero essere le prossime battaglie da affrontare dopo l’emergenza da Covid-19, secondo Bill Gates, fondatore di Microsoft e filantropo. Occorre agire per tempo.
Pandemia da Covid-19 e la celebre predizione
Un anno fa siamo stati catapultati repentinamente nell’incubo dell’emergenza sanitaria da nuovo coronavirus. Quasi storditi dal precipitare degli eventi abbiamo iniziato a vivere una sorta di nuova vita, fiduciosi che sarebbe passata più o meno presto l’ondata dell’infezione. Tutto ciò perché non eravamo preparati a gestire una pandemia e l’assenza di un piano pandemico aggiornato non è una casualità. Da marzo dello scorso anno ad ora ci sono stati dei passi in avanti, con le cure e con l’inizio delle vaccinazioni, ma siamo ancora dentro una situazione così assurda da sembrare irreale.
Bill Gates è stato uno dei primi a “predire” la pandemia, in tempi non sospetti. Nel 2015 nel celebre discorso di Ted The Next Outbreak disse:” Se qualcosa ucciderà oltre 10 milioni di persone nei prossimi decenni, è molto probabile che si tratti di un virus altamente infettivo piuttosto che di una guerra. Non missili, microbi”.
Cambiamento climatico: effetti peggiori della pandemia
Il futuro post Covid-19 non sarà una nuova primavera se non si interviene con azioni di contrasto al cambiamento climatico già in atto, le cui conseguenze potrebbero essere di gran lunga peggiori di quelle della pandemia. La ricetta è ridurre a zero le emissioni di gas serra entro il 2050, come Bill Gates spiega nel suo libro Clima, come evitare un disastro. Le soluzioni di oggi. Le sfide di domani, in cui affrontata la lotta ai cambiamenti climatici, nodo cruciale dei tempi moderni.
“Il cambiamento climatico è più difficile da risolvere di una pandemia, ma se non lo facciamo gli effetti negativi saranno nefasti. Le emissioni di anidride carbonica sono in aumento e in futuro proverranno soprattutto dai servizi di base in molti Paesi in via di sviluppo: dalla climatizzazione, dall'edilizia, dall'elettricità. Si parla molto di ridurre il consumo di elettricità, ma questo non è il modo appropriato per ridurre le emissioni a zero. Può aiutare, ma l'unico modo per raggiungere questo obiettivo non è guidare di meno, ma guidare un'auto a emissioni zero. Nelle nazioni povere, il carburante per aerei, l'acciaio e il cemento sono ancora necessari per la crescita delle loro economie e la loro sostituzione non è possibile se comporta un forte aumento dei prezzi. I Paesi più poveri non dovrebbero portare così tanto peso perché, inoltre, sono quelli che soffrono maggiormente i cambiamenti climatici. La persona che sta peggio è un contadino che vive vicino all'equatore, dove le ondate di caldo sono intense e spesso rovinano i raccolti, e dove abbondano le inondazioni e la siccità”, spiega Bill Gates in una recente intervista al quotidiano spagnolo El Pais.
Il cambiamento climatico per molti era solo un concetto astratto fino a pochi anni fa. Una sensazione errata che si discostava dalle osservazioni degli scienziati. Oggi è una realtà alimentata da impatti e fenomeni di frequenza e intensità mai visti prima, con danni economici ingenti, perdita di vite, sconvolgimento degli ecosistemi e della ricchezza di biodiversità.
I gas serra nell'atmosfera hanno raggiunto livelli senza precedenti. Ogni altro ritardo nell’azione climatica metterà il pianeta e chi lo abita a rischio di sconvolgimenti inimmaginabili. Per evitare il precipitare della situazione e cioè impatti del climate change ancora più violenti, è necessario limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. Come? Azzerando le emissioni di CO2 ben prima del 2050. In caso contrario i rischi che ci attendono sono preoccupanti.
“Il riscaldamento globale avrà effetti catastrofici come l’innalzamento del livello del mare, l’incremento delle ondate di calore e dei periodi di intensa siccità, delle alluvioni, l’aumento per numero e intensità delle tempeste e degli uragani. Questi fenomeni - spiegano dal Wwf - avranno un impatto su milioni di persone, con effetti ancora maggiori su chi vive nelle zone più vulnerabili e povere del mondo, danneggeranno la produzione alimentare minacciano specie di importanza vitale, gli habitat e gli ecosistemi”.
Bioterrorismo
A preoccupare è anche la visione di Bill Gates sulla possibilità del bioterrorismo, cioè sull’utilizzo intenzionale di agenti biologici creati in laboratorio in attentati, sabotaggi, stragi o minacce. E perché no, potrebbe concretizzarsi l’incubo da parte di criminali di progettare un virus altamente infettivo per gli esseri umani. Sarebbe un enorme disastro sanitario, economico, etico e ambientale.
La situazione da nuovo coronavirus ha reso evidenti le nostre fragilità umane e le nostre conoscenze scientifiche, occorre investire in prevenzione e quindi anche in ricerca scientifica.