Bilancio di competenze, strumento utile per fare il punto su se stessi

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Proviamo a pensare di parlare di noi stessi a qualcuno. C'è chi inizia a raccontare di interessi e gusti personali, della propria personalità, per arrivare a raccontare della propria storia professionale. Effettivamente raccontare la nostra vita significa anche parlare del proprio lavoro, di quello che si sta cercando, di quello che si è perso o di quello che si vorrebbe fare.

Il lavoro comprende buona parte della nostra vita. Quanto tempo passiamo insieme a persone con le quali condividiamo conoscenze, informazioni e obiettivi. Ed uno dei fondamenti del lavoro è proprio il fatto che le persone si sentano capaci ed efficaci nello svolgerlo. Nel lavorare si intrecciano così il nostro progetto di vita, l'immagine che abbiamo e che coltiviamo di noi stessi, la nostra interpretazione del contesto sociale, il nostro momento biografico, il nostro sapere, il nostro stare in un'organizzazione e le influenze della nostra comunità professionale. (Alby e Mora, 2004).

Si può affermare che noi lavoriamo, sentendoci capaci ed efficaci, quando mettiamo in pratica le nostre conoscenze in un contesto che sappiamo decodificare, portando risultati che sono riconosciuti come fatti bene. Per questo motivo, si può ritenere che la consapevolezza e la passione siano elementi importanti per la costruzione di un'esperienza professionale positiva.

Per poter utilizzare al meglio le proprie potenzialità nell'ambito del lavoro attuale o quando si cercano nuove prospettive professionali è utile svolgere un bilancio di competenze. Ciò vale anche per il datore di lavoro quando prevede di effettuare cambi di mansioni o promozioni: il bilancio può far emergere risorse non valorizzate dei dipendenti così da aumentare il successo dell'azienda.

Nell'ambito della psicologia dell'orientamento il bilancio di competenze è un percorso, condotto da uno psicologo, che permette di esplorare le proprie potenzialità attraverso l'analisi delle caratteristiche personali e del proprio sistema di valori fino a mettere a punto un progetto professionale; ciò implica proiettarsi in un futuro lavorativo che sia realistico e realizzabile in un'ottica di life long learning.

Tra gli aspetti da tenere presenti nel bilancio sono fondamentali: la motivazione, la classificazione dei propri interessi, l'individuazione delle capacità personali, l'analisi di aspetti personali, le esperienze professionali, le principali competenze, le competenze trasferibili, il sistema di valori. È evidente che il bilancio di competenze serve prima di tutto a conoscere meglio se stessi sia dal punto di vista professionale sia personale. In pratica è un modo per rispondere alle seguenti domande: chi sono? Cosa so? Cosa so fare?

Il bilancio di competenze prevede solitamente tre fasi. Nella prima si svolge un'analisi dei bisogni specifici e del motivo che ha portato alla richiesta. La seconda fase permette di esplorare il potenziale della persona (le sue risorse personali e professionali). La terza fase prevede il confronto delle informazioni ottenute con il progetto professionale, così da far capire all'utente ciò che può aiutarlo oppure ostacolarlo nel percorso. Può seguire una fase finale di accompagnamento in cui, a distanza di qualche mese, vi è la verifica della realizzazione del progetto professionale.

In particolare, il bilancio di competenze:
- sviluppa la capacità di riconoscere le proprie competenze, di collegarle ad esperienze ed eventi vissuti e di utilizzarlo in senso organizzativo;
- sviluppa la capacità di trasferire le competenze, applicandole in contesti diversi; - abitua a definirsi;
- aumenta l'efficacia personale nell'organizzazione;
- attiva l'utente, sviluppando un atteggiamento di responsabilità e gestione del proprio percorso di sviluppo professionale;
- offre una possibilità in più nel mercato del lavoro, in quanto permette di imparare a provare le proprie abilità e di presentarsi in modo positivo ed efficace; - aumenta la fiducia in sé, in quanto il processo di ricostruzione delle proprie abilità, competenze, tratti personali, obiettivi e sogni accresce la fiducia in sé grazie al riconoscersi come competente (Alby e Mora, 2004).

Il bilancio di competenze può essere svolto su individui singoli o gruppi. Un percorso individuale di bilancio è adatto a tutti gli utenti in quanto è flessibile e personalizzabile e comunque è utile in particolare nella fase finale del percorso. Il percorso di gruppo si basa sul confronto guidato attraverso vari strumenti quali test, schede, attività di role-playing, laboratori di tipo creativo, ecc.

Più in generale, è emerso come il bilancio di competenze abbia una ricaduta positiva non solo in ambito professionale, ma su tutta la sfera privata di un soggetto. Questo avviene perché alla persona vengono offerte le modalità adeguate per riflettere su di sé, sui propri obiettivi professionali e personali e quindi sul suo domani.

Già che parliamo di bilancio, perché non farne uno (visto che il 31 dicembre è vicino) tirando le somme di ciò che è passato e pensando di iniziare il nuovo anno proponendosi piccoli ma significativi cambiamenti che siano di stimolo per il prossimo futuro?

13/07/2011
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