Covid 19: anche i bimbi contagiati ma hanno un sistema immunitario più allenato grazie ai vaccini
Sono 300 i bambini ammalati ma nessuno di loro è grave, nessuno è in terapia intensiva, né ci sono state vittime
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Non sono certo immuni ma i bambini sembrano reagire meglio al Coronavirus. Al momento in Italia sono in 300 ad essere infettati ma, 'grazie alle vaccinazioni hanno un sistema immunitario allenato a rispondere agli stimoli dei microrganismi'. Non solo: tra i piccoli pazienti non ci sono casi gravi, nessuno è in terapia intensiva, né ci sono state vittime. La rassicurazione è arrivata dal presidente della Società italiana di pediatria (Sip) Alberto Villani che ha parlato in conferenza stampa alla Protezione Civile. 'Questo - ha aggiunto - deve rasserenare moltissimo genitori e nonni. Devono sapere che non è un problema pediatrico, quando ci sono sintomi va interpellato il pediatra e con lui stabilire il da farsi. Ma al momento il Coronavirus di per sé non rappresenta un problema per i bambini'.
Casi di comorbidità
Il presidente dei pediatri ha spiegato che 'fortunatamente i bambini, anche se possono esser contagiati dal Covid-19, hanno forme più lievi e in genere presentano sintomatologie che vengono curate a casa, senza necessità di ricovero'. Nel caso in cui il bimbo presenti comorbidità, cioè delle altre patologie, che comportano l'abbassamento delle difese immunitarie o alcune anomalie cardiache, 'il rischio può esser maggiore e la malattia va monitorata con attenzione'. Per quanto riguarda gli studi che hanno evidenziato nei bimbi forme gravi seppur rare di Covid-19 (pari a circa il 6% dei casi pediatrici esaminati in un recente lavoro pubblicato su Pediatrics), il presidente della Sip ha spiegato: 'Non erano forme più gravi di quelle causate da altre infezioni respiratorie, da noi ben più diffuse, come il virus sinciziale o lo stesso virus influenzale'.
La questione vaccini
Villani ha poi dato delle precisazioni su un argomento molto sensibile, quello delle vaccinazioni, che in questi giorni ha particolarmente tormentato i genitori che si chiedono se portare i piccoli nei centri vaccinali ed esporli al rischio di uscire di casa in un periodo di misure fuori dall’ordinario. 'Nonostante le molte attività sospese in questo periodo a causa del Coronavirus, le vaccinazioni previste nel calendario vaccinale proseguono normalmente in tutte le regioni italiane e vanno fatte, anche e soprattutto ora', ha spiegato. E su questo la società scientifica di pediatria non ha dubbi. Le vaccinazioni, nessuna esclusa, e dunque dall'esavalente a quella per il morbillo passando per l'antimeningococcica e, anche se non è questo il periodo per farla, l'antinfluenzale 'sono utili sempre e specie in questo periodo', ha chiarito Villani. Prima di tutto per evitare il rischio, qualora il bambino contraesse il Covid-19, di trovarsi a far fronte a due malattie contemporaneamente'; in secondo luogo 'perché qualsiasi malattia che debilita il fisico può spianare la strada all'ingresso di altri germi nell'organismo e indebolire le difese immunitarie'.
Ai genitori quindi l'invito a 'non rinunciare a questo servizio pensando di preservare i bimbi dal contagio, anche perché i centri vaccinali mettono in atto tutte le precauzioni necessarie', scaglionando gli appuntamenti in modo da non creare assembramenti in sala d'attesa.