Bacche invernali, un tocco di colore a rallegrare le giornate corte
A ben guardare il paesaggio invernale, al pari delle altre stagioni, è colorato. Sono numerosi gli arbusti che proprio in questo periodo dell’anno si ricoprono di bacche dalle calde tonalità cromatiche, come il rosso, l’arancio e il giallo.
Fra quelli più comuni in Italia spiccano: il biancospino, pianta della nostra flora spontanea, fitta e spinosa, dalle bacche color rosso apprezzate dagli uccellini; l’agrifoglio, arbusto sempreverde con foglie lucenti verde scuro e con bacche polpose di colore rosso, nei secoli è stato considerato magico, infatti, prima dell'avvento del Natale cristiano si riteneva che proteggesse dai demoni e portasse fortuna; il lauroceraso, un piccolo albero originario dell’Asia e dell’Europa, dopo la fioritura si riempie di piccole bacche nere, simili a olive, tossiche per l’uomo a causa dell’acido cianidrico che contengono; il Viburnum opulus, arbusto diffuso dall'Europa al Giappone, dal fogliame decorativo e dall’abbondante fioritura, con fiori di colore bianco riuniti in cime ombrelliformi e frutti che sono grappoli di drupe rosse che rimangono fino a inverno inoltrato; il corbezzolo, detto anche albatro, è un cespuglio diffuso nei paesi del Mediterraneo occidentale e nelle coste meridionali d'Irlanda, con frutti che iniziano a maturare in autunno; il crespino, arbusto particolarmente decorativo per via del colore acceso del fogliame in autunno, che in primavera si riempie di piccoli fiorellini gialli riuniti in grappoli penduli, mentre nella stagione fredda sviluppa bacche color corallo, ovoidali, di cui si cibano gli uccelli.