Il decalogo per usare al meglio l'aria condizionata ed evitare bronchiti e torcicollo
Non bisogna demonizzare il raffrescamento degli ambienti, ma neanche creare stanze con temperature polari così da non causare danni come raffreddori e dolori articolari
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“Anto’ fa caldo” è un vecchio spot pubblicitario che torna alla mente a molti di noi quando le temperature sono molto alte. Durante la stagione estiva, soprattutto nelle grandi città, è impensabile non accendere il condizionatore per migliorare temperatura, umidità e ventilazione in casa. Bisogna però usarla al meglio per non innescare sensazioni di malessere, attacchi di cervicale, mal di testa, raffreddori e così via.
Come usare gli impianti di aria condizionata
Sì a qualche grado in meno rispetto alle temperature esterne, no a stanze con climi invernali. Ma non è tutto. Il ministero della Salute ha stilato alcune semplici regole da seguire nel quotidiano.
1 Quando si accendono i condizionatori vanno tenute le finestre chiuse.
2 Ricorrere a tende scure, persiane o tapparelle alle finestre delle stanze per limitarne l’esposizione diretta ai raggi solari.
3 Non regolare la temperatura dentro casa a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. Fra le mura domestiche il benessere fisiologico è intorno a 25-27°C e una eventuale regolazione della temperatura su valori più bassi oltre a esporre a bruschi sbalzi termici causa un aumento eccessivo dei consumi energetici sulla bolletta.
4 È bene coprirsi ogni volta che si passa da un ambiente caldo a uno più freddo e ventilato, ad esempio se non ci accende l’aria condizionata in tutta casa oppure se si passa dal caldo esterno al freddo di un negozio.
5 Nelle città con un alto tasso di umidità, senza temperature particolarmente elevate, può essere sufficiente l’uso del deumidificatore, così da migliorare le condizioni di comfort ambientale e nello stesso tempo ridurre il consumo energetico.
6 La velocità dell’aria nella stanza deve essere inferiore a 0,15 m/s.
7 Lo split deve essere posizionato in alto, a distanza idonea dai luoghi di normale permanenza delle persone.
8 Attenzione alla manutenzione degli impianti: i filtri e l'unità esterna sono da pulire periodicamente per evitare un accumulo di polveri e scorie, che andrebbero in circolazione con l’accensione del condizionatore.
9 Il rumore prodotto dagli impianti deve rispettare le prescrizioni vigenti (UNI 8199).
Pro e contro del condizionatore
Quando fa molto caldo l’aria condizionata migliora il clima degli ambienti dove si vive o lavora, aumentando il benessere di donne in gravidanza, neonati, anziani e persone fragili.
Di contro, il getto diretto delle bocchette dell’aria condizionata può causare tracheiti, bronchiti, torcicollo, otiti, mal di testa e di schiena. L’eccessiva deumidificazione dell’aria può associarsi a disagi oculari, pruriti e arrossamenti soprattutto per chi fissa a lungo lo schermo del pc.
Esistono poi momenti della giornata in cui un colpo di freddo è anche più pericoloso, ad esempio dopo mangiato un abbassamento improvviso della temperatura può causare un rallentamento della digestione o peggio provocare una congestione. Durante la notte, inoltre, mentre dormiamo di solito la temperatura corporea si abbassa già da sola poiché il metabolismo rallenta, quindi con il condizionamento acceso rischiamo quindi di “raffreddarci” troppo e svegliarci al mattino dopo senza voce oppure con dolori a muscoli e articolazioni.
Per essere sicuri di impostare il condizionatore alla giusta temperatura esiste una formula, basta prendere la temperatura esterna, dividerla per due e aggiungere 10. Ad esempio, se fuori ci sono 36 gradi, la temperatura interna dovrebbe essere di 28 gradi. Di notte, è sempre bene spegnerlo.
Attenzione inoltre alle allergie o peggio alle infezioni perché all'interno degli split possono albergare anche delle legionelle che vanno in circolo con l’accensione. Un pericolo che si annulla con un’adeguata e periodica pulizia dei filtri.