Allarme Lav, In Italia numerosi cani e gatti illegali
La Lav (Lega Anti Vivisezione) denuncia un traffico dei cuccioli e una diminuzione dei sequestri
Nell’Unione Europea esiste un commercio regolare di cani e gatti, che genera un guadagno di 1,3 trilioni di euro all'anno e impiega trecentomila persone.
Ma, sempre in Italia, si registra un traffico di circa 8.500 cuccioli che ogni settimana vengono introdotti illegalmente nel Bel Paese, per un valore commerciale di 5.600.000 euro. Sono le denunce della la Lav, riportate in un dossier nel corso della presentazione della seconda edizione del Manuale 'Procedure per l'esecuzione dei controlli nella movimentazione comunitaria di cani e gatti', a Roma.
In misura maggiore, i cani provengono dai Paesi dell'Est dopo viaggi infernali. I cuccioli sono acquistati a circa 50 euro e poi rivenduti a prezzi anche venti volte superiori, falsificando i documenti, le vaccinazioni e il passaporto europeo. Secondo il dossier, i maggiori 'produttori', insieme a Ungheria e Slovacchia, sono Romania e Repubblica Ceca. I committenti sono alcuni negozianti e allevatori italiani, che poi fanno vedere agli acquirenti presunti pedigree.
Lav denuncia la diminuzione dei sequestri, che sarebbe dovuta a minori controlli e non a un rallentamento dei traffici. La necessità di tracciare la provenienza di cuccioli con il passaporto comunitario, verificando la vaccinazione anti rabbica e le autorizzazioni dei trasportatori e ancora il microchip di identificazione, sono alcune delle principali regole da seguire per la corretta applicazione delle normative in vigore contro il traffico di animali di compagnia.