Alcol, per le donne il pericolo è doppio: ecco perché. Quasi 8 milioni di italiani rischiano la dipendenza
Un nuovo studio sottolinea pesantemente la maggiore fragilità femminile di fronte al bere. Da sottolineare poi che dai genitori la predisposizione alla dipendenza da alcolismo può passare ai figli. Le dosi giuste per lui e per lei. Il problema dei giovani
La schiavitù dell’alcol è una problematica seria con pesanti conseguenze sulla salute. Le donne però sono ancora più fragili di fronte all’eventualità di questa dipendenza. Un nuovo studio sottolinea pesantemente, infatti, quanto già s’era visto: una maggiore fragilità femminile di fronte al bere. Da sottolineare poi che dai genitori la predisposizione alla dipendenza da alcolismo può passare ai figli. Un dato: i bambini italiani i più precoci nel consumo di vino. Quali sono infine le dosi consigliate dall’esperto per ciascun sesso?
Le dosi giuste per lui e per lei
Si può indicare una dose giornaliera raccomandata dagli esperti? «Sì, 2-3 bicchieri di vino al giorno per l’uomo, 1-2 bicchieri per la donna. Calcolato in grammi di alcool puro: 20-30 g. al giorno per i maschi e 10-20 g. per le femmine. L’ho già detto: qui non vige la parità dei sessi. Per esempio, è molto più difficile tirar fuori le donne dal “bere oscuro” che gli uomini. Forse la dipendenza si è radicata in un organismo più fragile».
Per le donne è importante attenersi a un regime cauto. I comportamenti di consumo a rischio possono anche essere responsabili di una minore produzione degli ormoni femminili, determinando un'insufficienza ovarica che si manifesta con irregolarità mestruali (fino alla scomparsa del ciclo), assenza di ovulazione, infertilità e menopausa precoce.
Quasi 8 milioni di italiani a rischio
Sono 7,7 milioni gli italiani over11 che nel 2021 hanno bevuto alcolici in quantità tali da esporre la propria salute a un rischio; 3 milioni e mezzo quelli che hanno bevuto per ubriacarsi mentre sono 750mila i consumatori dannosi, ovvero quelle persone che assumendo alcol hanno provocato un danno alla propria salute a livello fisico o mentale. Tra i consumatori a rischio preoccupano soprattutto i giovani, le donne e gli anziani. A scattare la fotografia del rapporto degli italiani con il consumo di alcolici è come ogni anno, l'Osservatorio nazionale alcol dell'Istituto superiore di sanità che ha rielaborato i dati Istat in occasione dell'Alcohol prevention day. Il dossier evidenzia che nel 2021 molti valori sono diminuiti tornando ai livelli pre-pandemici, che erano tuttavia elevati e i decrementi, quasi sempre relativi agli uomini e non alle donne, restano comunque distanti dagli obiettivi di salute sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il quadro
Dal quadro dei 36 milioni di consumatori di alcol in Italia emerge che 20 milioni sono uomini e 16 milioni sono donne, pari al 77% dei maschi e al 56% delle femmine. Inoltre 10 milioni e mezzo di over18 hanno bevuto alcol quotidianamente. I giovani Tra i soggetti considerati a rischio preoccupano soprattutto i giovani che sono circa 1.370.000 tra 11 e 25 anni, di cui 620mila minorenni; le donne pari a circa 2,5 milioni, un valore in crescita dal 2014, con punte massime di consumatrici a rischio del 29% tra le minorenni 16-17enni; e gli anziani che sono 2,6 milioni, di cui uno su 3 e quasi una su 10 over65 sono a rischio poiché eccedono su base quotidiana e consumano fuori pasto.
Spiccano poi i 3 milioni e mezzo di bevitori incontrollati (binge drinker), soprattutto maschi di ogni età e 83mila sono minori. Anche in questo caso si registra un calo in direzione dei livelli del 2020, ma non per le donne che restano stabili. Diminuiscono anche i consumatori dannosi rispetto agli 830mila del 2020 (750mila nel 2021) ma a decrescere sono ancora una volta gli uomini e non le donne, per le quali si continua a registrare un incremento che porta a quota 300mila le consumatrici con danno da alcol. Inoltre dei 750mila consumatori dannosi con Disturbi da uso di alcol (Dua) in necessità di trattamento, solo l'8,5% è stato intercettato, per un totale di 63.490 alcoldipendenti in carico ai servizi del Sistema sanitario nazionale (Ssn).
Per quanto riguarda i dati degli ospedali, infine, si evidenzia che nel 2021, si sono registrati oltre 35mila accessi ai Pronto soccorso - di cui il 10% circa richiesto da minori, per le ragazze in proporzione doppia - e oltre 45mila dimissioni ospedaliere, causati entrambi dall'alcol, segnando in un anno un incremento, rispettivamente, del 20,2% e del 4,2%.
Preoccupano giovani, donne e anziani
Se è vero che molti valori sono diminuiti tornando ai livelli pre-pandemici, è altrettanto vero che questi erano comunque elevati e che i decrementi, registrati quasi sempre per gli uomini e non per le donne, sono distanti dal raggiungimento degli Obiettivi di salute sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, fa notare l'Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell'Istituto superiore di Sanità. Tra i consumatori a rischio, preoccupano soprattutto i giovani (circa 1.370.000 tra 11 e 25 anni, di cui 620mila minorenni), le donne (circa 2,5 milioni, in crescita dal 2014, con punte massime di consumatrici a rischio del 29% tra le minorenni 16-17enni), gli anziani (2,6 milioni, di cui uno su 3 e quasi una su 10 over65 sono a rischio: eccedono su base quotidiana e consumano fuori pasto).