Agricoltura sostenibile, legumi e terreni 'alleati strategici'
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Roma, 5 dic. (AdnKronos) - Legumi e terreni possono essere 'alleati strategici' nel creare sistemi alimentari e agricoli più sostenibili. E' quanto emerge dal nuovo rapporto della Fao, 'Soil and Pulses: Symbiosis for Life' (Suolo e Legumi: simbiosi per la vita), pubblicato in occasione nella Giornata Mondiale del suolo. Il suolo e i legumi - è il messaggio del report - possono dare un importante contributo alla sfida globale per nutrire la crescente popolazione mondiale e contrastare il cambiamento climatico, soprattutto quando impiegati insieme. 'I terreni e i legumi rappresentano una simbiosi unica che protegge l'ambiente, migliora la produttività, contribuisce ad adattarsi ai cambiamenti climatici e fornisce i nutrienti fondamentali al suolo e alle colture successive', afferma il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva. I legumi sono colture resistenti dal punto di vista ambientale, che offrono cibi ad alto contenuto nutrizionale alle persone e nutrienti essenziali agli ecosistemi biologici. Ancora: legumi come le lenticchie, i fagioli e i ceci, fissando l'azoto, possono contribuire alla salute del terreno, creando migliori condizioni di crescita per sé e per altre coltivazioni. In media, i cereali coltivati dopo i legumi producono 1,5 tonnellate per ettaro in più rispetto a quelli non preceduti da legumi, questo è pari all'effetto di 100 kg di fertilizzanti azotati. Il suolo, una risorsa non rinnovabile, è essenziale per la vita delle piante e per il 95% della fornitura globale di cibo. Oggi il Consiglio della Fao, che rappresenta gli Stati membri dell'Organizzazione, ha approvato le Linee guida volontarie per una gestione sostenibile del suolo, un insieme di tecniche e raccomandazioni per la tutela del più grande serbatoio di carbonio al mondo. Queste linee guida, da attuare a tutti i livelli, costituiscono il principale strumento per promuovere la gestione sostenibile del suolo e aumentarne la salute. Assegnato anche il primo Premio Glinka per il suolo all'Istituto Geografico Agustin Codazzi della Colombia.