Plexiglas e mascherine, come si starà dal parrucchiere e dall’estetista
Il protocollo delle Marche testato dal vivo su tre esercizi candidati a riaprire il 18 maggio nel rispetto di tutte le regole
Tre esempi per tutti: sono infatti due le parrucchiere e un'estetista che ad Ancona superano la prova delle linee guida regionali, elaborate insieme alle categorie, che spalancano le porte alla riapertura nelle Marche delle attività del benessere il 18 maggio. Governo permettendo, danno quindi un assaggio di come sarà andare dal parrucchiere o dall'estetista nell'era coronavirus. Riduzione delle postazioni per rispettare una distanza di 180 cm, possibilità di usare divisori in plexiglas, ma obbligo di guanti e mascherine per clienti e addetti (che dovranno essere muniti anche di occhiali e visiere paraschizzi). Prenotazione obbligatoria, orario flessibile dalle 8 alle 21:30, con possibilità di rimanere aperti anche nei giorni festivi.
Lavaggio e asciugatura
La simulazione messa in atto da queste tre attività, test fondamentale di un protocollo per centri estetici, parrucchieri e barbieri, è andata bene. Prima il salone Amoa in centro, dove le dipendenti hanno preso il posto delle clienti per lavaggio e asciugatura da parte delle colleghe. Il negozio è stato rivoluzionato: 'da dieci postazioni a 5 - ha spiegato la titolare Sonia Brunella, di Confartigianato Benessere -, ma l'importante è la sicurezza di tutti. Abbiamo anche camici e asciugamani monouso'. Le postazioni tolte sono state coperte da un cartello di stop.
I dispositivi
'Prova brillantemente superata - il commento del presidente della Regione Luca Ceriscioli, presente alla simulazione insieme ai rappresentanti di categoria e al direttore dell'Asur Nadia Storti - hanno messo anche i dispositivi facoltativi come il plexiglas, cartelli dappertutto, dispenser di disinfettanti e personale con le mascherine'. Sul 18 maggio 'il ministro Boccia ha fatto un’apertura, le Regioni stanno chiedendo di essere loro a decidere su queste date e non i provvedimenti governativi'.
Il test per le estetiste
Poi la seconda simulazione, da una parrucchiera nel quartiere Pinocchio, Stefania Team, che ha anche una estetista al suo interno. A vigilare l'assessore regionale alle Attività produttive Manuela Bora, a meno di due mesi dal termine della gravidanza. 'Prova superata a pieni voti - ha detto -. Dopo questa validazione dal vivo partirà una grande campagna informativa su tutto il territorio regionale'. La titolare Stefania Pellegrini, aderente alla Cna, ha spiegato la riorganizzazione del negozio: 'non lavoravamo su appuntamento, sarà una novità. Abbiamo tolto nove postazioni di lavoro'.
Cosa sarà obbligatorio nei centri estetici
L'estetista, Sandra Ragnetti che lavora in un'altra stanza, continuerà invece l'attività su appuntamento, 'con l'offerta di mascherine di cortesia monouso'. Le misure aggiuntive per i centri estetici sono utilizzo di soprascarpe, camici e teli monouso, sanificazione di lettini e cabine dopo ogni trattamento, uso di guanti e mascherine a presidio medico, sterilizzazione e confezionamento degli attrezzi, 20 minuti tra un cliente e l'altro per pulire e sanificare l'ambiente. Tutto questo ovviamente inciderà sui costi dell'attività, ma la Regione Marche intende concedere contributi a fondo perduto.