È la Giornata del Tè: perché è considerata la bevanda salva-reddito. La ricetta di quello perfetto
Cosa c’è da sapere del passaggio dai campi alla tazza, vantaggi per tanti piccoli produttori. Le regole dall'ebollizione alla scelta dell’acqua
Difficile immaginare una celebrazione virtuale per un rito quotidiano come quello del tè, eppure in tempi di pandemia come quelli che stiamo vivendo, così dovrà essere anche per la bevanda più consumata del mondo, dopo l'acqua. Il 21 maggio, ha annunciato la Fao, è la prima Giornata Internazionale del Tè che punta a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sua importanza non solo come materia prima, ma anche come patrimonio e principale mezzo di sussistenza dei piccoli produttori.
Cosa c’è da sapere
La produzione e la lavorazione, infatti, costituiscono i principali mezzi di sussistenza e reddito per milioni di famiglie nei paesi in via di sviluppo. Nonostante il suo contributo fondamentale allo sviluppo rurale, alla lotta alla povertà, alla conservazione della biodiversità e alla nutrizione, il settore del tè, ricorda la Fao, è ancora esposto a una serie di sfide, tra cui l'impatto di condizioni climatiche avverse, l'accesso ai mercati per i piccoli produttori, la mancanza di trasparenza e la sostenibilità della catena del valore del tè. Nel corso della cerimonia, alla quale parteciperanno i principali paesi esportatori e importatori del mondo, verrà presentato il programma della Fao Sistemi del Patrimonio Agricolo di rilevanza mondiale (Giahs), in quanto quattro dei siti riconosciuti nell'ambito del patrimonio agricolo mondiale sono luoghi di produzione di tè.
Le regole per il tè perfetto
Il tè ha un preciso rituale di preparazione soprattutto in Giappone ma anche dalle nostre parti ci sono regole che sarebbe meglio rispettare. Ecco quelle semplici e antiche per un tè in perfetto stile britannico:
Dopo aver scelto la qualità di tè, scegliete l’acqua: di rubinetto o in bottiglia a seconda delle preferenze, ma rigorosamente non gasata.
L’ebollizione: riempite il bollitore e riscaldate l’acqua fino alla temperatura di 90° C circa.
Il riscaldamento della teiera: versate un poco dell’acqua calda in una teiera con coperchio, lasciandola riposare per qualche istante. Quando la teiera sarà diventata tiepida, togliete l’acqua ed eseguite il passaggio successivo.
L’infusione: mettete il tè in un infusore, in un colino o direttamente sul fondo della teiera. La quantità dipende dal tipo di miscela e dal gusto personale: in generale, se è sfuso, basta un cucchiaino colmo per ogni tazza, se in bustina una bustina per ogni tazza. Versate l’acqua bollente nella teiera proporzionalmente alla quantità di tè usata (ad esempio 5 tazze d’acqua per 5 bustine). Lasciate il tè in infusione per qualche minuto: in genere non più di 4 ma ogni qualità dovrebbe avere le sue indicazioni sulla confezione.
Nella tazza: togliete le foglie di tè sfuse o in bustina dalla teiera e servite in tazze. I veri estimatori dell’infuso lo consumano puro ma si può aggiungere un cucchiaino di miele o zucchero, il limone o il latte, all’inglese.