Coronavirus: tornano le allergie primaverili, le indicazione per non confondere i sintomi
L'esperto spiega le piccole differenze che possono aiutare a distingue un raffreddore allergico dai segni di un contagio
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Con l'arrivo della primavera tornano anche le allergie stagionali con sintomi che potrebbero essere scambiati per quelli del Coronavirus. Alcune piccole differenze però, avverte Greg Poland, direttore del Mayo Clinic's Vaccine Research Group, possono aiutare a capire se è il caso di preoccuparsi, a partire dalla febbre, che molto raramente si presenta nelle reazioni allergiche.
'La questione con le allergie stagionali è che colpiscono il naso e gli occhi - spiega l'esperto alla Cnn -. Tendono ad essere nasali, e la maggior parte dei sintomi è localizzata nella testa, a meno che non si abbia uno sfogo cutaneo. Il coronavirus, come anche l'influenza, sono più sistemici, colpiscono tutto il corpo'.
Il coronavirus e l'influenza, aggiunge Poland, colpiscono le basse vie respiratorie.
'Probabilmente non si avrà il naso che cola, ma si potrebbe sentire la gola infiammata, tosse, febbre e respiro corto.
Bisogna prestare attenzione alla temperatura, è molto improbabile che le allergie diano febbre. Di solito non causano neanche respiro corto, a meno che non si abbia una condizione preesistente come l'asma'.
Sfortunatamente, conclude l'esperto, in fase iniziale i sintomi delle tre malattie possono comunque essere confusi.
'Ecco perché bisogna fare attenzione a vedere se i sintomi persistono, soprattutto se si è in un gruppo a rischio'
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