'Vai dallo psicologo, ma sei matto?': sfatiamo i tabù, il benessere mentale è un diritto e una necessità
Al contrario di quanto si pensi, la psicologia non si occupa solo della cura ma è una disciplina che previene, consapevolizza, educa e sensibilizza
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La salute è uno degli aspetti più importanti della nostra vita, un pilastro fondamentale da tutelare ogni giorno e all’interno di ogni contesto.
Tradizionalmente associata alla dimensione fisica, appare oggi sempre più evidente quanto essa corrisponda, invece, a uno stato di benessere fisico, mentale e sociale.
La salute psicologica, infatti, al pari di quella corporea e relazionale, è un diritto e una necessità. Un elemento imprescindibile che permette di vivere appieno ogni ambito della propria esistenza.
A sostenerlo è l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), secondo cui per salute mentale si intende uno stato di benessere emotivo e psicologico che permette di:
- esprimere le proprie potenzialità,
- rispondere alle esigenze quotidiane,
- stabilire relazioni soddisfacenti e mature,
- lavorare in modo produttivo,
- contribuire allo sviluppo della propria comunità.
La psiche sottovalutata e stigmatizzata
La salute mentale, dunque, non è un concetto astratto e lontano dalla realtà, ma riguarda da vicino ogni ambito della nostra vita. Eppure, nonostante ciò, è ancora troppo spesso sottovalutata e stigmatizzata.
Per molti decenni, infatti, la psicologia è stata associata a concetti di pazzia, disturbi e malattia mentale, generando con ciò un senso comune di diffidenza e confusione che ha contribuito ad alimentare stereotipi e pregiudizi.
Pensieri come: “Lo psicologo è per matti”, “Bisogna farcela da sé” e “A cosa serve?” rappresentano degli evergreen per ancora molte persone. Tuttavia, come vedremo, tali concezioni sono erronee e infondate.
Lo psicologo è per matti
È abbastanza comune ritenere che la psicologia sia uno strumento utile solo a chi sta male o sta affrontando una difficoltà, dando per scontato che chi vive una condizione di benessere non abbia la necessità di tutelare la propria salute psicologica.
Al contrario di quanto si pensi, la psicologia non si occupa solo della cura ma è una disciplina che abbraccia svariati aspetti: essa infatti previene, consapevolizza, educa e sensibilizza. Ciò significa, dunque, che non è necessario fare esperienza di malessere emotivo per affidarsi a uno psicologo o a uno psicoterapeuta. Lo si può fare in ogni momento della vita: per potenziare il proprio benessere e i propri punti di forza, per conoscersi meglio, o anche solo per curiosità.
Ce la faccio da solo o da sola
Purtroppo, mostrare le proprie fragilità è spesso considerato un sinonimo di debolezza, soprattutto all’interno dei contesti più formali come i luoghi di lavoro. Da ciò deriva la tipica tendenza a nascondere gli aspetti più vulnerabili della propria personalità, a sé e alle persone intorno a sé. Tuttavia, è bene riconoscerlo: le vulnerabilità fanno parte di ogni persona. Ci caratterizzano, ci qualificano e ci rendono unici.
In tal senso, confrontarsi con uno psicologo può essere utile per superare più facilmente momenti di difficoltà, accettare e valorizzare ogni lato della propria persona, e scoprire prospettive diverse su cui riflettere e ragionare. Riconoscere i propri limiti e chiedere un supporto qualificato è un segno di consapevolezza e responsabilità, oltre che una dimostrazione di grande forza e coraggio.
La consulenza psicologica non serve a niente
Spesso si tende a pensare che sia impossibile risolvere problemi concreti solo parlando. E a ciò, si aggiunge l’idea secondo cui il confronto con uno psicologo o una psicologa sia paragonabile a quello di una persona cara capace di ascoltare e offrire buoni consigli.
È vero che l’ascolto costituisce un elemento chiave della consulenza psicologica; tuttavia, solo un professionista qualificato è in grado di offrire tecniche specifiche e individualizzate, a misura di sé.
Durante il percorso di supporto psicologico si può raggiungere, infatti, una maggior consapevolezza di sé e dei propri modelli di pensiero, acquisendo strumenti utili ai propri obiettivi e al proprio benessere. Inoltre, tale figura di riferimento garantisce la totale neutralità, privacy e riservatezza, contribuendo a creare uno spazio sicuro in cui potersi raccontare apertamente.
Fortunatamente, nonostante siano ancora molti i pregiudizi legati alla salute mentale, nel corso degli ultimi anni - complice anche la pandemia da Covid 19 - è sempre più chiaro quanto la sfera psicologica costituisca un aspetto fondamentale per la salute e il benessere.
Essere consapevoli è il primo passo. Perché, se è vero che «è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio», è pur vero che tutti insieme possiamo fare la differenza, promuovendo ogni giorno una società in cui il benessere psicologico sia finalmente una priorità.