'I grifoni ritorneranno nei cieli della Sardegna', parola del Wwf
Leggi più veloce
La specie è a rischio di estinzione, quasi vent’anni fa fu registrata un’unica nascita
Parola del Wwf: “i grifoni ritorneranno a volare sui cieli della Sardegna”. A garanzia un progetto pluriennale finanziato dall’Unione Europea che prende il nome di 'Life under griffon wings' (Vita sotto le ali del grifone).
La promessa fa gridare quasi al miracolo, ricordando che nel 2000 fu registrata la nascita di un unico esemplare tra Bosa e Alghero. La battaglia per i rapaci, che scelsero come nido la costa del Nordovest Sardegna, si protrae da più di quarant’anni.
Era il 1974 quando i primi ambientalisti compresero che la lotta sarebbe stata molto dura. I giovani naturalisti pionieri si insinuavano nei sentieri di Punta Cristallo per alimentare i grifoni a rischio estinzione perché in quei luoghi c'era poco da mangiare.
Negli anni Ottanta i progetti proseguirono con la Lipu e la Regione che sostenevano i progetti di reintroduzione. Il susseguirsi degli eventi ebbe il carattere dell’alternanza; a complicare la battaglia, si erano messi di mezzo i bocconi avvelenati in realtà diretti alle volpi. I grifoni si cibavano delle carogne avvelenate e morivano.
A complicare il quadro, il periodo della riproduzione e dello svezzamento dei pulli è molto delicato per il successo riproduttivo della specie.
Ogni anno i giovani grifoni, dopo essersi lanciati dai nidi a più di trecento metri sul livello del mare; inesperti nel volo, a volte non riescono a trovare le correnti adatte a riprendere quota, finendo in mare o su qualche scoglio, e se non venissero recuperati in modo tempestivo non si potrebbero salvare. Negli anni, infatti, molti giovani grifoni sono stati soccorsi in mare, accolti nel centro di recupero della fauna selvatica di Bonassai e riportati nel loro habitat naturale.