La Vigilanza Rai per la prima volta è in mano alle donne: chi sono Barbara Floridia, Maria Elena Boschi e Augusta Montaruli

"Difenderemo indipendenza e pluralismo", dichiara la presidente. Sul piatto la questione più scottante è quella del canone in bolletta

Foto Ansa e Instagram

di Redazione

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Non era mai successo prima che il vertice della Commissione di Vigilanza Rai fosse rappresentata da un trio femminile, ma ieri, con una tempistica tutt'altro che fulminea visto che è avvenuta a quasi sei mesi dall'avvio della legislatura, la Commissione ha eletto i suoi capi e può finalmente iniziare la sua attività. Alla presidenza arriva Barbara Floridia, senatrice del Movimento 5 Stelle, siciliana, che ha superato prima la concorrenza interna stellata e ha poi ottenuto il via libera proprio grazie ad un accordo tra i partiti che ha portato alla scelta di una guida di sole donne

Le due vice

Come vicepresidenti sono state elette Maria Elena Boschi, senatrice del Terzo Polo, toscana, e Augusta Montaruli, esponente di Fratelli d'Italia, piemontese. Insomma la nuova vigilanza Rai è in mano a tre donne di diverso schieramento politico e di diversa provenienza geografica: nord, sud e centro Italia , quasi a voler rappresentare le tante istanze che i cittadini chiedono alla Tv di Stato.   I segretari sono, invece, Stefano Candiani della Lega e Ouidad Bakkali del Pd. Floridia ha potuto contare su un'ampia maggioranza, con 39 voti a favore su 42 componenti, mentre, in una successiva votazione, sono state 19 le preferenze per Boschi e 16 quelle per Montaruli, che a febbraio si era dimessa da sottosegretaria al ministero dell'Università dopo la condanna definitiva per peculato per le spese da consigliera regionale del Piemonte. La guida della bicamerale per prassi va all'opposizione ma, dopo che il Pd aveva ottenuto la presidenza del Copasir, il Movimento 5 Stelle aveva rivendicato il ruolo in Rai, nonostante le mire del Terzo Polo. 

Chi è la presidente Floridia

Floridia, nata a Messina 46 anni fa, è in Parlamento dal 2018 e dallo scorso ottobre ricopre anche il ruolo di capogruppo di M5S al Senato, che ha subito deciso di lasciare. Laureata in Lettere Moderne, è insegnante di liceo e con il governo Draghi è stata sottosegretaria all'Istruzione. È la seconda donna alla guida della bicamerale, dopo Rosa Russo Iervolino, in carica dal 1985 al 1987. Cresciuta politicamente nei meetup siciliani, in particolare con le battaglie contro la riforma della scuola voluta dal governo Renzi, è vicina a Giuseppe Conte che ha anche scritto la prefazione del suo saggio "Una nuova mappa per l'Italia". 
"La Rai è l'industria culturale più importante del Paese - ha detto subito dopo l'elezione - ed è dovere di tutti tutelarne sempre l'imparzialità, l'indipendenza e il pluralismo. Si tratta di un patrimonio nazionale enorme che viene costantemente arricchito dalla professionalità dei suoi dipendenti. E' importante rafforzare la fiducia che i cittadini nutrono verso il servizio pubblico". Auguri di buon lavoro arrivano da tutti i partiti. 

Via il canone dalla bolletta?

Tra i primi compiti che si troverà ad affrontare la Commissione, c'è il rinnovo del contratto di servizio 2023-2028, dopo l'approvazione delle linee di indirizzo nella scorsa legislatura. Altro tema caldo sarà quello delle risorse della tv pubblica, anche alla luce dell'intenzione dichiarata dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, di togliere il canone dalla bolletta elettrica. Vedremo come lo affronterà il trio Floridia, Boschi e Montaruli.

05/04/2023
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