Veronica Lario demolisce l’immagine di miliardaria privilegiata: “Tutte le vessazioni che ho subito”
Per la prima volta in tv, l’ex moglie di Berlusconi parla di tutto: dalla separazione al rapporto coi figli, dall’accusa di essere una “velina ingrata” al futuro di imprenditrice digitale
Veronica Lario rompe un silenzio che durava dal 2009, anno della separazione da Silvio Berlusconi e ci sono almeno due cose che meravigliano del suo esordio in tv, ospite di una trasmissione televisiva, A cena da Maria Latella su SkyTg24. La compostezza seppure emozionata da vera attrice che non ha dimenticato gli anni di palco scenico, e lo sguardo al futuro coniugato nell’interesse verso un argomento che sgomenta la maggior parte dei boomer. Invece la 67enne ex First Lady, parla di intelligenza artificiale e della sua start up che si occupa di giochi digitali come parla della sua passione per l’equitazione e la conduttrice Maria Latella è brava nell’accompagnarla da un argomento all’altro introducendola con garbo ai temi più dolorosi. Il tono non è mai polemico, nemmeno quando l'ex moglie del Cavaliere ricorda la battaglia in tribunale per la separazione e gli improperi che le sono piovuti addosso.
“Perché non sono andata alle lauree miei figli”
E alla richiesta di citare i tre momenti più difficili da quando si è separata da Berlusconi, il pensiero di Miriam Raffaella Bartolini (il su vero nome) corre ai figli: "Indicare solo tre momenti è difficile, questo periodo è stato tutto un'altalena: da un lato la speranza di ricongiungermi in modo equilibrato con la mia famiglia, in altri momenti la speranza la perdevo. Sono stata molto vicina ai miei figli e loro a me. Sono stati tutti momenti molto belli - prosegue - perché ho avuto la mia famiglia. Se proprio ne devo dire uno meno edificante, io non ho partecipato alle lauree dei figli perché due eravamo troppi. E allora ho fatto un passo indietro".
Foto Ansa e immagini tratte da 'A cena da Maria Latella' su SkyTg24
“Io ‘velina ingrata’ avevo contro potere e stampa”
Se c’è un appellativo difficile da accostare a Veronica Lario è quello di velina, eppure qualcuno l’ha fatto, come racconta lei: "Sono passata dall'essere 'una velina ingrata', al tribunale di Milano che mi ha negato ogni diritto. Un salto di 10 anni in cui mi sono sentita un po' vessata. Cosa facevo? Subivo ed è difficile combattere contro il potere e la stampa soprattutto quando la stampa è piegata al potere. Io l'unica cosa che potevo fare era qualche passo indietro e quelli ho imparato a farli, forse dall'equitazione". Una visione assai diversa da quella di ex moglie coperta di milioni con la separazione che, in mancanza di una voce contraria (la sua), andava per la maggiore sulla stampa nazionale.
L’ equitazione e l’ippoterapia
Cosa ha fatto per superare quei momenti bui? "Inizialmente mi sono dedicata alla mia grande passione che erano i cavalli. Una passione che non avevo mai pensato di coltivare. Dopo la separazione ho iniziato a montare a cavallo. A 55 anni quando uno smette io ho iniziato. Mi è servito molto, ho usato molto dell'ippoterapia che mi ha aiutato tanto in questi anni di momenti difficili nei quali era meglio chiudersi che aprirsi". Una passione avviata "per seguire i mie nipoti, ma poi tutti hanno smesso e io ho continuato".
“La sentenza mi ha tolto qualsiasi diritto”
Parlando della situazione economica a seguito della separazione e della sua nuova vita di imprenditrice di start up, dice: "In realtà c'è stata una sentenza che mi ha negato qualsiasi diritto che ho rispettato e oggi sono una persona normale, un'imprenditrice. Finito questo momento che per me è stato molto complesso mi sono chiesta se fosse stato possibile ricominciare perché pensavo che per me non ci fosse più nulla. Ho pensato 'forse ha vinto il potere', ma alla fine mi sono detta non è impossibile e ci ho provato". Quanto alla sua impresa che si occupa di intelligenza artificiale e di cosa pensano i suoi figli, Lario precisa: "I miei figli sono sorpresi ma è un motivo di confronto". E poi aggiunge che la più interessata è sua figlia Barbara.
La finestra sul futuro
La star up che si occupa di IA è qualcosa che guarda al futuro ma la domanda è se c’è qualcosa che non rifarebbe: "Io ho una finestra ideale e quando la apro la mattina vedo il futuro, poi ne ho una alle mie spalle che apro poco, guardo sempre quella che mi fa vedere il futuro". Quanto a cosa la possa spaventare per il futuro dei suoi 10 nipoti, Lario risponde: "Mi spaventano le guerre perché io sono nata 10 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale per cui tanti racconti della mia famiglia, vissuta vicino a Marzabotto, li ho sempre ascoltati e vissuti in modo drammatico ma la guerra è un discorso a parte. Io penso che i giovani abbiano un futuro ed in questo futuro ci sono dimensioni nuove come il metaverso per cui 'penso molto positivo'”.
“Non sono ricattabile perché non ho segreti”
E poi Maria Latella chiede se si possa considerare una donna non ricattabile. "Non ne ho motivo perché io non porto con me nessun segreto, non ho segreti dell'impresa di Berlusconi o della sua vita a parte e quindi posso dire quello che penso indipendentemente dal mio passato che non ha segreti".
Senza rimpianti
Della vita accanto a un presidente del Consiglio e della scelta di essere stata una first lady nell'ombra, Lario non ha rimpianti. "I personaggi che sono passati nei salotti di Berlusconi sono stati sempre di grande livello - racconta - e in qualche modo ne ho sempre subito il fascino, ma non ho mai pensato di trovarmi un mio spazio all'interno di quelle dinamiche. Io ero lì perché rispettavo un ruolo, cercavo di farlo al meglio e per me significava fare un passo indietro". Ancora quei passi indietro che sono stati la cifra della sua presenza discreta accanto al marito premier e che sono diventati silenzio assoluto negli anni della separazione. Ora il silenzio è rotto.