Nuova tegola sulle famiglie: un asilo nido su tre rischia di non riaprire più, a rischio anche il dopo scuola

Imprese sociali gestiscono il 60-65% delle scuole dell'infanzia e se salta il 40% di quelle imprese il 30% dei nidi italiani rischia di non aprire a settembre

Nuova tegola sulle famiglie un asilo nido su tre rischia di non riaprire più a rischio anche il dopo scuola
di Redazione

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Con la vita che conduciamo oggi, un po’ per scelta, un po’ per costrizione, ci ritroviamo sempre più in un sistema in cui per la crescita e l’educazione dei più piccoli viene sempre meno la modalità della famiglia allargata, in cui a badare alle nuove generazioni vengono coinvolti i nonni, altri parenti e pure i vicini di casa. Soluzione in cui i bambini si ritrovano in un ambiente totalmente familiare e a volte eterogeneo dove l’affetto sicuramente fa da filo conduttore, in cui ognuno, partecipa attivamente alla quotidianità della prole.

Le opzioni

Tutto ciò può risultare da un lato molto comodo (perché non si bada ad orari e giorni) ed economico, dall’altro molto invischiante perché, giustamente, chi viene coinvolto è più o meno implicitamente autorizzato a proferire parola rispetto ai bambini e alla loro gestione. Ad oggi, le alternative a questo modello di aiuto familiare sono le babysitter o gli asili nido, pubblici o provati.

Meglio l’asilo

Personalmente e professionalmente sono una forte sostenitrice della seconda opzione, anche se non nego la preziosità di una brava babysitter. Tutti i bambini, salvo diverse indicazioni, dovrebbero poter frequentare l’asilo nido. Indipendentemente dalle esigenze genitoriali, anche se poche ore al giorno.
Sono rare le famiglie con tanti figli, l’opzione del figlio unico, è sempre più frequente, per questioni di età, disponibilità economiche e logistiche e il nido dà la possibilità di stare in mezzo ai coetanei.

L’importanza del gioco

A meno che poi, non si sia dei genitori fantasiosi e creativi, a casa raramente si riescono a svolgere tutte le attività che vengono svolte al nido. Attività educative, divertenti, eterogenee, che stimolino ogni bimbo in base all’età dello sviluppo.

Ambiente protetto e stimolante

Un altro fattore non meno importante è che quando si è soli o quasi a vivere in città, e non si ha la possibilità di avere altri nuclei familiari di riferimento, lo staff del nido (pur facendo il proprio lavoro), può diventare un’adeguata seconda casa per il bambino che si abitua a stare fuori dalla sua vera casa in un ambiente protetto e stimolante. Per questo motivo è molto importante la scelta dell’asilo nido.

Per il bene dei piccoli

Ad oggi possiamo trovare tantissime offerte, più o meno valide e più o meno costose. Ci sono tante variabili da considerare rispetto alla disponibilità e alle esigenze dei genitori, quella più importante è naturalmente la felicità dei bambini, alcuni dei quali passano la maggior parte della loro giornata lì e hanno l’assoluto diritto di essere felici e di sentire che i loro genitori non li stanno semplicemente affidando a qualcun altro perché mancanti di tempo, ma perché vogliono che stiano al meglio, anche quando non sono insieme.

La scelta migliore per genitori e figli

L’opzione dell’asilo nido non deve essere la giusta scelta solo per i bambini, ma anche per i genitori che si trovano ad investire in questa soluzione e affidano i figli ad un personale che deve essere competente, molto affettuoso ed empatico.  E’ indispensabile quindi, affinché tutti siano sereni, personale compreso, che ci sia la giusta interazione e comunicazione da entrambe le parti, in modo da poter esaltare al meglio i punti di forza e affrontare eventuali criticità.

No ai sensi di colpa

E’ molto importante anche non sentirsi in colpa se i bambini piccoli vengono affidati ad un nido. Tanti genitori si sentono così, soprattutto le mamme casalinghe perché non concepiscono l’idea di non occuparsi per tutto il tempo dei piccoli. In realtà, concedere ai bambini un’esperienza del genere è un aiuto esso stesso, un modo di occuparsene indiretto, in quanto li aiuta fortemente nel loro processo di sviluppo sia cognitivo, affettivo, psicomotorio e di autonomizzazione. Senza contare che genitori che riescono ad avere spazi per sé sereni, sia per i doveri che per i piaceri quotidiani, sono genitori che riescono a passare più tempo di qualità con i propri figli.

28/02/2019
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