Caso Tony Effe, lo sfogo durissimo di Luxuria contro chi lo difende. Che cosa dicono i testi delle canzoni

"Si fanno gli interessi delle donne o delle case discografiche? Da ora in poi sdoganiamo qualsiasi linguaggio misogino, omofobo, contro i disabili, se no chi si oppone viene tacciato di censura"

di Redazione

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In tanti, ma soprattutto in tante (ed è questo che stupisce) si schierano dalla parte di Tony Effe dopo che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ha deciso di non farlo cantare a Capodanno a causa del sessismo e della violenza di genere contenuta nei testi delle sue canzoni. Un verso su tutti per esempio recita: “Mi dici che sono un tipo violento però vieni solo quando ti meno…" Gli stessi Mahmood e Mara Sattei decidono di non partecipare al concerto del veglione in solidarietà contro il passo indietro del Campidoglio sull’esibizione del trapper romano. Emma e Giorgia parlano addirittura di censura. Quindi la domanda sorge spontanea, come chiede in un post su Instagram, Vladimir Luxuria: "Da ora in poi sdoganiamo qualsiasi linguaggio misogino, omofobo, contro i disabili, sul body shaming… perché chi si oppone a questo linguaggio viene tacciato di censura. Si fanno gli interessi delle donne o delle case discografiche?". La conduttrice infatti sta dalla parte del sindaco Roberto Gualtieri mentre tantissimi big della musica, compreso Vasco Rossi, solidarizzano con l’escluso.

L'ipocrisia 

Luxuria fa inoltre notare l'ipocrisia tra chi lo difende: “Cantanti ipocriti su Tony Effe. Allora anche Vannacci può dire quello che vuole”. Dopo tutto se si può cantare quello che si vuole, lo si può anche dire. Perché ci si inorridisce a corrente alternata?

Emma Marrone, Giorgia e Noemi in difesa di Tony Effe

Tra le prime a schierarsi dalla parte di Tony Effe è stata Emma Marrone, che sulle sue storie Instagram scriveva: "Trovo che sia veramente un brutto gesto escludere Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma privando un ragazzo dell'occasione di esibirsi nella sua città. Non è una cattiva persona, non ha fatto male a nessuno. Ma è altrettanto un brutto gesto nei confronti della musica tutta e dell'arte in generale. Una forma di censura ‘violenta' che alle soglie del 2025 non si può tollerare e giustificare. Ti abbraccio Tony". Anche Noemi aveva criticato via social la scelta del Campidoglio, sottolineando come la "censura degli artisti" non sia mai la soluzione. Dello stesso avviso anche Giorgia, che sul suo profilo personale parlava della musica come espressione di libertà "sia per chi la fa che per chi l'ascolta".

La reazione negativa sui social

Luxuria non è l’unica a condannare il supporto al trapper: idee simili sono condivise dai numerosi utenti social che hanno deciso di esporsi sulla questione. “Non osare mai più parlare di femminismo e di diritti delle donne”, condanna una follower di Emma Marrone. “Mamma mia che despota. Quanta confusione. Censura artistica e diritti delle donne... tutto nello stesso pentolone. Giusto per offendermi a prescindere. Brava”, la replica infuriata della cantante. Commenti simili anche sotto ai posti di Mahmood e Sattei. C’è chi pensa invece che dietro alla solidarietà degli artisti si nascondano convenienze legate alla comune casa discografica. “Fa ridere – scrive un utente – che gli artisti che si stanno esponendo per la 'libertà di espressione' sono tutti Universal. Non mi sembra si stiano esprimendo così liberamente”.

I brani controversi

“Metti un guinzaglio alla tua ragazza ci vede e si comporta come una t...”, recita “DM”, ma non è finita qui. Perché in “TVTB” Tony Effe canta: “Bitch, ogni giorno non mi lasciano libero (no). Le ordino da casa come Deliveroo”.

In “Magazine”: “La tua tipa tra i miei seguaci mi vede e dopo apre le gambe la sc*po e poi si mette a piangere…”.

E ancora in “Dopo le 4”: “Ti sputo in faccia solo per condire il sesso / Ti chiamo 'puttana' solo perché me l'hai chiesto / Ti sbavo il trucco, che senza stai pure meglio / Ti piace solamente quando divento violento”.

Oggettificazione delle donne, quindi, con la concentrazione esplicita sulle loro prestazioni sessuali e – come se non bastasse – con una dinamica di controllo o di disprezzo nei loro confronti. Cosa questa che implica un atavico pensiero machista e, perciò, un tono di superiorità. Lo confermano questi versi di “Mi piace”, in duetto con Sfera Ebbasta: “Lei la comando con un joystick (Uoh) Non mi piace quando parla troppo (Troppo) Le tappo la bocca e me la fott–, shh (Seh)”.

E ancora il brano “P”: “Sono Tony, non ti guardo nemmeno a novanta così neanche ti vedo mi dici che sono un tipo violento però vieni solo quando ti meno”.

20/12/2024
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