Terremoto in Rai: dopo i casi Berlinguer e Fiorello esplode la bomba sessista di Filippo Facci. Arrivano anche le accuse dell'ex

Filippo Facci, editorialista di Libero, fa vittimizzazione secondaria alla presunta vittima di stupro del caso Leonardo Apache La russa. La Rai dovrà decidere sul suo futuro

di Ca.So.

Non si trova pace in casa Rai, la ristrutturazione destrocentrica avanza a fatica zavorrata da una serie di problemi organizzativi non da poco. Fuori tanti nomi che incassano ascolti e dentro alcuni fermi da tempo e qualche intoppo.

FIORELLO

Primo tra tutti il caso di VivaRai2. Il rischio che il programma non si faccia è altissimo. Il problema sarebbe via Asiago, o meglio gli abitanti di via Asiago. “Il programma ci è un po’ sfuggito di mano” dice in un video su Instagram. In effetti molto del programma si è spostato fuori dal “glass” con fan in visibilio che stazionano per la via arrecando disturbo a chi ancora aspetta che la sveglia suoni. Quindi o si troverà una nuova casa al programma o Fiorello ha già confermato: “VivaRai2 sarà solo un bel ricordo”.

BIANCA BERLINGUER

Un altro strappo da riparare è quello molto sofferto tra Bianca Berlinguer e Viale Mazzini. La conduttrice ha deciso di passare a Mediaset perché il rapporto di fiducia con l’azienda è venuto ormai a mancare. Mamma Rai ancora cerca una sostituta, girano voci ma sono ancora giri a vuoto.

LA BOMBA DI FACCI

Ma la vera bomba nucleare l’ha sganciata Filippo Facci, l’editorialista di Libero famoso per le sue posizioni divisive e per essere un polemista professionista. Giusto venerdì scorso a Napoli era stato presentato come la più significativa e attesa novità di questa nuova direzione.

Ieri, dalle pagine di Libero, commenta il caso che tiene banco sui giornali e nelle aule di governo: il presunto stupro ai danni di una 22 enne da parte di Leonardo Apache La Russa, figlio della seconda carica dello stato.

Facci non si fa sfuggire la notizia e riesce a scrivere: “Una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo”. La deflagrazione è arrivata in ogni casa, su ogni schermo, ad ogni bancone di bar tra un ristretto e un croissant vuoto che in estate è meglio stare a dieta.

Oggi Facci risponde allo sdegno che ha sollevato: “Non ha portato nulla di buono, non la riscriverei” ma poi precisa: “È un passaggio stilistico, può non piacere, e la mia sconfitta professionale e il mio dispiacere derivano proprio dal fatto che ci abbiano montato un caso senza aver letto l’articolo da cui il passaggio è estrapolato”. Insomma, non la riscriverebbe Facci, ma non perché la frase sia sessista ed indecente, ma solo perché il lettore medio non l’ha compresa in tutto il suo guizzo stilistico.

È allarme sessismo, ma cosa vuol dire? Scopri se sei sessista anche tu e non lo sai. Le frasi incriminate

E ora la palla passa alla Rai, perché non è facile iniziare con uno scivolone di questo tipo. Che fare? Accettare l’errore di aver scelto un uomo capace di fare vittimizzazione secondaria ad una vittima di stupro, uno che dice che una donna è stata “fatta” da un uomo in un eterno rapporto di dominanza, e quindi dargli il benservito prima ancora di aver avuto il tempo di stampare una targhetta con il suo nome da appendere ad un camerino? O fare spallucce e tirare dritto sperando che non accada più?

Speriamo che dopo i tutorial su come fare La spesa in modo sexy o i motivi per cui sarebbe meglio scegliere una ragazza dell’est Europa la Rai abbia capito che il sessismo non è più in discussione, non fa ridere, non è una scemenza sulla quale ogni tanto puoi scivolare.

IL CASO DI STALKING

Intanto alla giornataccia di Facci si aggiunge il provvedimento di ammonimento per stalking che la Divisione Anticrimine della Questura di Milano gli ha inviato proprio in questi giorni. 

Si tratta di un provvedimento amministrativo - ha fatto sapere l'Agi - a tutela della presunta vittima di stalking che ha natura preventiva e dissuasiva e serve ad evitare danni più gravi alla vittima di atti persecutori. Raggiunto per una replica Facci ha dichiarato: "È un atto dovuto legato molto banalmente a delle mail che io e la mia ex moglie e madre dei miei figli ci siamo scambiati e che non le sono piaciute. È un atto amministrativo e impugnabile davanti al Tar, il cui peso è talmente poco considerevole che non so nemmeno se lo impugneremo". Per l'uomo "ebbro di se stesso" pare quindi nessun timore nemmeno questa volta.

Ma il contratto con la Rai non è ancora formalizzato, deciderà settimana prossima il suo destino. Rimaniamo in attesa.