'Tango con Putin', come è stata spenta la libera voce di Dozhd: la storia di una Tv e di una donna coraggiose
È il 2008 quando Natasha Sindeeva, una donna ricca e illuminata, decide di lanciare una nuova televisione indipendente che diventerà l'unica voce libera nella Russia. Quel sogno è stato spento. Vera Krichevskaya, regista del documentario sulla vicenda, racconta “una storia di giornalismo indipendente”
Putin a marzo ha chiuso l’unica televisione indipendente della Russia. Si chiamava Dozhd Tv- Il canale dell'ottimismo, e rappresentava un'isola di libertà politica e di attenzione ai diritti civili. L'ultima rimasta a dare voce alle minoranze, nota come Rain Tv. Dozhd infatti significa pioggia. Un documentario, in uscita nelle sale il 3 novembre, Tango con Putin, racconta l'ascesa e il declino di questa emittente e della coraggiosa giornalista che l'ha fondata e ancora l’amministra: Natasha Sindeeva. Tango con Putin, con il titolo originale di F@ck this job, è stato presentato la prima volta in Italia, a Cinemazero, al Pordenone Docs Fest - Le voci del documentario.
Un capitolo triste e non certo inaspettato, perché la guerra pone sempre tra le sue vittime, oltre alla vita umana, l’informazione libera e la verità. Succede su un fronte e sull’altro, e spesso è difficile capire dove sta il confine e chi ha ragione.
Del resto anche Zelensky approvò a marzo 2022 un decreto che fece molto discutere. 'Con esso – ricordava tra gli altri il Fatto Quotidiano - venivano silenziate le televisioni che non accettavano di trasmettere attraverso un’unica piattaforma. Molti parlarono di limitazione alla libertà di stampa. Il decreto aveva in sostanza escluso dalla scena politica numerosi partiti, fra i quali il principale movimento di opposizione, e costretto tv e siti internet ad uniformarsi e a produrre gli stessi contenuti'.
Ma torniamo alla storia di Dozhd Tv.
È il 2008 quando Natasha, una donna ricca di 35 anni, in cerca di fama e visibilità, decide, piena di ottimismo, di lanciare una nuova televisione indipendente Dozhd TV. Accanto a lei c'è una squadra di giornalisti giovani ed entusiasti, tra cui Vera Krichevskaya, regista del documentario. Insieme, si troveranno presto a combattere una guerra tra verità e propaganda e Natasha perderà i suoi soldi. Suo malgrado, la sua 'creatura' diventerà l'unica voce libera nella Russia di Putin. Quando la televisione compie dieci anni, è costretta a chiudere. Poi, sappiamo, riaprirà e chiuderà ancora, in una storia che non sembra finire.
Il trailer (MYmovies su Youtube)
Tango con Putin è un importante documento, che mostra le contraddizioni e la censura del governo russo. Il racconto in presa diretta è di Vera Krichevskaya, regista e testimone delle scelte controcorrente, ambiziose, coraggiose della sua editrice. Vera, co-fondatrice e co-proprietaria di Dozhd Tv, afferma: 'sono stata la seconda persona a entrare in redazione, piena di ottimismo e ingenuità, come Natasha, la protagonista. Lei è riuscita a crederci fino al 2019, mentre io avevo già perso tutto lo slancio. La chiusura dell'emittente e del nostro sogno di una televisione indipendente in Russia sarebbe stata il cuore del film. Ma come sempre nei documentari, non si sa mai come va a finire'. Nel 2022 Natasha è costretta a scappare dalla Russia e riapre Dozhd Tv, tra mille peripezie legate alla censura imposta dal governo russo, per continuare a vivere e informare il pubblico dalla Lituania, tramite il proprio canale YouTube. Il documentario, con il titolo originale di F@ck this job, è stato presentato la prima volta in Italia, a Cinemazero, proprio all'indomani della chiusura definitiva in Russia di Dozhd Tv nel 2022, al Pordenone Docs Fest - Le voci del documentario, davanti a un pubblico partecipe e commosso.
'Un mosaico dei nostri destini'
'Dozhd TV è l'ultima e unica emittente indipendente in Russia che è riuscita a sopravvivere al regime di Putin - spiega la regista - almeno fino al dicembre 2021. Ho deciso di fare questo film nel maggio 2019, quando l'emittente, Dozhd TV, era a un passo dalla chiusura. La fine dell'azienda, del nostro sogno di una televisione indipendente in Russia, sarebbe dovuta diventare la storia centrale del futuro film - aggiunge - Ma come sempre in un film documentario non si sa mai quale sarà la fine della storia. La storia di 'Tango con Putin' è un percorso di vita, mio e di Natasha, la protagonista principale del film - ricorda Vera Krichevskaya - È il percorso di tutti noi in questa piccola ma forte emittente indipendente nella Russia di Putin. È anche il passaggio del Paese da uno stato di semi-libertà al completo isolamento. Per me, è una storia di giornalisti che hanno rispetto per se stessi, una comprensione della loro professione e la fede che la Russia sarà libera un giorno. Tango con Putin è un mosaico dei nostri destini e delle nostre vite, dei molteplici fallimenti e delle rinascite, sia dentro che fuori la macchina da presa. Spero di poter raccontare una storia di giornalismo indipendente'.
'Ci sono stati due elementi importati che mi hanno coinvolto sempre di più nella storia - spiega ancora la regista di 'Tango con Putin - Il primo è l'arco del Paese, la Russia. Nel 2008, ho trovato i miei personaggi pieni di ottimismo e di progetti per il loro futuro. Erano padroni della loro vita. Il cambiamento del Paese e il cambiamento dell'arco della Russia hanno iniziato a cambiare anche i personaggi. Passo dopo passo, persone che non avevano mai votato alle elezioni, che erano estremamente apolitiche, hanno iniziato a capire che stavano perdendo le loro vite, le loro opportunità, i loro progetti e i loro sogni. In un momento incontriamo i nostri personaggi a un comizio, e poi li vediamo dietro le sbarre'.
La missione del giornalismo è mostrare l'ingiustizia
'Il cambiamento del Paese dà forma al cambiamento delle persone, che in un periodo così buio si sono ritrovate forti e motivate. Credo che questo film possa trasmettere la bellezza dei valori e dei principi di questa professione - conclude - La missione del giornalismo è mostrare l'ingiustizia. Voglio che il pubblico se ne renda conto'. Inevitabile a questo punto che la mente torni anche a vicende come quella di Julian Assange.
Quale sarà il destino di Dozhz? Dopo l'estate del 2020, Dozhz, ha iniziato a pubblicare gratis su Youtube. Anche perché nel 2021 è stata qualificata come agente straniero dal ministero della giustizia russo. Il 24 febbraio 2022 ha iniziato una non stop sull'invasione dell'Ucraina, sei giorni dopo il sito è stato chiuso e i giornalisti hanno dovuto lasciare la Russia. Da questo punto di vista la sua vicenda, ripresa ora in una pellicola, racconta del potere putiniano: proteste, brogli, arresti, censura, violenze. E lo fa cercando di raccontare la voce alternativa spenta da Vladimir Putin. Racconta però anche quello che è il male di tutte le guerre, dove a perdere sono alla fine un po’ tutti, specialmente gli uomini semplici, uomini e donne, che vorrebbero solo vivere in pace. E insieme a loro, ad essere spente, sono anche le libertà di parola e di stampa.