Insegnante accusato di violenze su un’allieva 15enne: “È tutto vero ma ero innamorato di lei”
Parla da Regina Coeli Massimo De Angelis: 'Ho tentato il suicidio per due volte. Lei era consenziente'
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'E' tutto vero quello che è successo, ma io ero innamorato di lei. Una cosa del genere non mi era mai successa in 25 anni di insegnamento. E' stato un rapporto consenziente'. Così il professore Massimo De Angelis, arrestato due giorni fa a Roma per violenza sessuale ai danni di una sua alunna di 15 anni, si è difeso davanti al gip durante l'interrogatorio di garanzia. 'Chiedo scusa a tutti, a cominciare dai genitori della ragazza. Ho tradito me stesso, gli studenti, i miei colleghi e l'istituto, ha aggiunto il docente.
Prima notte di paura in carcere
Dopo la prima notte in carcere, è arrivata la disperazione per il professore di 53 anni dell'istituto Massimo di Roma. Le accuse pesano e, come racconta Il Messaggero, l’uomo ha paura di morire: «Temo per la mia vita, qui dentro me la faranno pagare». Ma questi timori non gli avrebbero impedito di pensare lui stesso a farla finita: «Non posso andare avanti così - si sfoga da Regina Coeli - Ho provato a uccidermi due volte prima di entrare qui. Lei mi aveva telefonato, mi aveva detto che i genitori avevano trovato i messaggi, aveva raccontato che avevamo una storia e sarebbe scoppiato un infermo». Secondo l'accusa, il professore avrebbe abusato per circa due mesi di una sua studentessa.
I tentativi di suicidio
La scoperta i genitori della giovane l’hanno fatto nella notte fra il 18 e il 19 dicembre scorso, allora è partita la denuncia che ha portato in carcere De Angelis e ad allora risalirebbe il suo primo tentativo di suicidio: “Ho perso la ragione. Ho provato ad uccidermi, la prima volta con delle medicine. La seconda volta con il gas di scarico della macchina. Mi sono addormentato e il motore si è spento. Mi ha salvato la mia compagna”, racconta dal carcere al Messaggero fra le lacrime. Piange De Angelis e non ricorda: “Non so casa sia successo, non ho mai mandato messaggi a nessun’altra ragazzina”.
La difesa docente
Fabio Lattanzi, difensore dell'insegnante, conferma i tentativi di uccidersi: 'E' prostrato, per questa vicenda ha già tentato il suicidio'. Nel corso dell'interrogatorio, il docente ha aggiunto che 'farebbe qualsiasi cosa per potere tornare indietro', riferisce il suo difensore.
L’aggravante
Ma questa versione non avrebbe impressionato il gip che usa invece toni pesanti affermando come il fatto che la giovane dichiari di provare sentimenti di affetto per il suo professore, peggiora la situazione ed è un’aggravante: il docente “approfittando del suo ruolo, mostrando un atteggiamento premuroso, induceva la ragazzina ad acconsentire agli incontri sessuali. Incontri che avvenivano “con notevole frequenza (due-tre volte alla settimana) e per un lungo periodo (tre mesi)”. L'interrogatorio di garanzia è fissato per oggi nel carcere di Regina Coeli.