Processo per lo stupro di Gisele Pelicot: le reazioni alle condanne del marito e degli altri aguzzini. E' polemica
Dominique Pelicot non presenterà appello dopo la condanna a 20 anni. Decisione diversa da parte di almeno 15 condannati che costringeranno Gisele a rivivere la tortura
Dopo la storica sentenza del 19 dicembre (leggi qui) e i retroscena che fanno addirittura parlare di un’accusa di omicidio a carico di Dominique Pelicot, il processo di Mazen si chiude e, almeno per quanto riguarda il marito di Gisèle Pelicot, in modo definitivo. Condannato per aver drogato e violentato l'ex moglie e per aver indotto decine di uomini a fare lo stesso, l’uomo infatti non farà ricorso contro il verdetto. Lo fa sapere il suo avvocato ricordando che Pelicot è stato condannato a 20 anni di reclusione a inizio dicembre dopo un processo che ha sconvolto la Francia e non solo, mentre altri 50 imputati sono stati giudicati colpevoli e hanno ricevuto varie condanne.
Il perché del mancato ricorso
"Dominique Pelicot ha deciso di non presentare ricorso contro il verdetto", ha detto l'avvocato Beatrice Zavarro. Un appello "costringerebbe Gisèle a un nuovo calvario, a nuovi scontri, che Dominique Pelicot rifiuta", ha aggiunto, sottolineando che per il suo cliente, 72 anni, "è giunto il momento di porre fine al procedimento giudiziario". Il 19 dicembre ad Avignone, il tribunale penale di Vaucluse ha dichiarato colpevoli i 51 imputati, di età compresa tra i 27 e i 74 anni, la maggior parte dei quali era alla sbarra per stupro aggravato ai danni di Gisèle Pelicot tra il 2011 e il 2020. Dopo quasi quattro mesi di un processo simbolo della lotta contro la violenza sessuale sulle donne, il tribunale ha emesso sentenze che vanno dai 20 anni di reclusione per Dominique Pelicot ai tre anni, di cui due sospesi, per un pensionato processato solo per violenza sessuale.
Appello da almeno 15 condannati
Sono invece una quindicina gli uomini condannati in primo grado dalla giustizia francese che hanno deciso di fare appello al verdetto del tribunale di Avignone. Sono 50 i co-accusati condannati il 19 dicembre scorso a pene che vanno rispettivamente dai 3 ai 20 anni di carcere. Nessuno è stato assolto. Alla fine del processo, Gisele Pelicot si era detta pronta ad affrontare qualsiasi ricorso. Quello del marito le sarà risparmiato ma non quello di alcuni dei suoi complici.