Più lavoro e più stress: ecco come è cambiata la vita dei genitori italiani durante la pandemia
Una ricerca promossa da Sitly, piattaforma specializzata nella ricerca di baby sitter, ha evidenziato come il 51% dei genitori si è ritrovato a lavorare in smart working e a dover accudire i propri bambini allo stesso tempo. Questo è stato fonte di stress per il 90% degli intervistati
Doppia fatica per i genitori durante l’emergenza legata al Covid19. A rivelarlo è un’indagine svolta da Sitly, piattaforma specializzata nella ricerca di baby sitter con oltre 2,8 milioni di famiglie e baby sitter registrati e presente in Europa e America Latina, che ha messo in evidenza come molti italiani durante il lockdown si sono trovati a dover continuare a lavorare da casa e, in contemporanea, gestire i propri figli.
Doppio lavoro per i genitori
Dal sondaggio effettuato tra il 25 aprile e il 3 maggio è emerso che ben il 51% del campione si è trovato a restare a casa e a dover gestire lavoro e figli allo stesso tempo. Tra gli intervistati il 54,9% hanno dichiarato che nella propria famiglia sono stati entrambi, padre e madre, ad occuparsi dei bambini. Mentre nel 35% dei casi se ne è occupata la madre, per l'11% il padre e, ancora, l'8% i nonni mentre solo per il 3,9% la baby sitter. Nonostante il 56% del campione sapesse che quello della baby sitter fosse un'attività che non ha mai subito limitazioni.
Lo stress
Il 90% degli intervistati ha poi dichiarato di sentirsi fortemente stressato nel dover gestire lavoro e famiglia da casa (l'11% riferisce di non farcela più). Il 70% dei genitori ha anche ammesso come sia stato, e sia ancora, molto difficile gestire questa situazione. Per il 31% è diminuità la produttività; per il 14,90% è stato impossibile lavorare, sebbene il 23,2% sia invece riuscito a lavorare come sempre.
Il ritorno in sede
La fase 2, appena iniziata, vede molti genitori tornare a lavorare in sede o continuare a lavorare in smart working. Nonostante la chiusura delle scuole sia ormai confermata, il 63% degli intervistati non ha ancora trovato una soluzione per l'accudimento dei bambini, sebbene ben il 55,7% dei genitori abbia dichiarato che dovranno tornare al lavoro entrambi. Questa dato in parte conforta a fronte dei timori che le donne saranno le più esposte alla perdita del lavoro. Ma è anche vero che nel caso in cui rientri solo uno dei due genitori, parliamo dell'11% di donne e del 22% di uomini. Triste il dato che segnala come, tra i genitori di Sitly, il 9% non tornerà al lavoro.
La fase 2
Tra i genitori che torneranno a lavorare in sede c'è chi ha già programmato a chi affidare i bambini: il 32% lascerà i figli alla baby sitter, il 22% si alternerà col partner, il 20% ai nonni. E' evidente come il tema del bonus baby sitter interessi molte delle famiglie italiane. Sul sito di Sitly si evidenzia da alcune settimane molto traffico, +650% di registrazioni di genitori a fine aprile rispetto l'ultima settimana di marzo.
Il ruolo delle aziende
Dall’indagine è emerso che il 49% dei genitori si sente supportato dal proprio datore di lavoro, emotivamente e economicamente. Inoltre è interessante notare come Sitly abbia iniziato a ricevere, fin dalle prime settimane di lockdown, richieste di collaborazione da parte di grandi brand interessati a capire meglio il servizio di baby sitting offerto: “Siamo da sempre focalizzati nel mettere la nostra piattaforma a disposizione degli utenti privati, come canale di contatto tra famiglie e baby sitter”, spiega Jules Van Bruggen, fondatore e CEO di Sitly. “Abbiamo notato come le aziende che da anni investono sulla conciliazione vita-lavoro, siano molto preoccupate per gli effetti che la crisi potrebbe avere sui loro dipendenti. E sopratuttto per i genitori, che devono continuare a lavorare da casa ma allo stesso tempo occuparsi dei figli”.
La piattaforma per le imprese
Negli ultimi mesi, sono tante le aziende che si stanno attivando per fornire benefit aziendali nell’ambito della famiglia. Sollecitato da questa domanda, Sitly ha scelto di aprire la sua piattaforma anche ai datori di lavoro lanciando ‘Sitly per Aziende’, un servizio che permette di offrire ai proprio dipendenti pieno accesso a Sitly e alla sua ampia scelta di baby sitter.