Separate da 53 anni, tre sorelle pugliesi date in adozione si ritrovano grazie ai social
La più piccola delle tre aveva appena un anno quando furono portate in orfanotrofio e poi adottate. Ma Giovanna Iacovelli non si è mai arresa e oggi ha potuto riabbracciare le sue sorelle
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Il destino le ha separate, ma l’amore e la tenacia - soprattutto l’enorme desiderio di Giovanna Iacovelli - le ha riunite. Questa storia ha dell’incredibile. E’ la storia di un legame profondo che nasce nel sangue, il sangue di tre sorelle, e che non si arrende agli ostacoli del tempo e della distanza.
Siamo in Puglia, a San Severo, Giovanna è poco più che una bambina quando con le sorelle Vincenza e Annamaria viene affidata ad un orfanotrofio e poi data in adozione. Delle tre sorelle Annamaria è la più piccola, ha un anno appena. Viene accolta dalla famiglia Brucoli che l’amerà senza riserve, cresce e diventa donna a Ruvo di Puglia, non sa di avere altre sorelle, di quel terribile passato non conserva alcun ricordo.
Anche per Vincenza il destino decide di tenerla vicino a casa. Crescerà a Sannicandro di Bari. Giovanna finisce in Sicilia e sempre cercherà di mettersi in contatto con quelle sorelle che la vita le ha tolto. Ci riesce per una prima volta trent’anni fa. Scopre il cognome di Annamaria, trova il numero della casa dei genitori. Le parla e prova a spiegarle chi è, chi sono. Ma i genitori di Annamaria, forse troppo apprensivi, non sono pronti e chiedono a Giovanna di non chiamare più.
Giovanna rispetta quella richiesta ma non riesce a dimenticare. Sono passati ormai 53 anni, quelle bambine spaventate sono diventate donne, ognuna con la propria storia. Giovanna rintraccia le sorelle, questa volta mantiene il rapporto, si scrivono per mesi e finalmente qualche giorno fa si incontrano nella città di Annamaria.
Tre donne diverse ma così incredibilmente simili nell’aspetto, nel carattere, nella tempra. Giovanna, Vincenza e Annamaria sono finalmente insieme. Giovanna può finalmente stare tranquilla, le sorelle stanno bene.
Lo sforzo maggiore lo deve fare Annamaria, “pensavo di essere sola, - ha raccontato al Corriere del Mezzogiorno - ora scopro che ho due sorelle e cinque fratelli".
“Devo ringraziare Facebook - ha detto Giovanna - è stato grazie ai social che le ho ritrovate”. In un momento in cui di social se ne parla sempre molto male, è bello pensare che possano ancora servire per portare serenità nelle vite delle persone.
Il sogno di Giovanna ora è di riunire tutti e sette tra fratelli e sorelle (uno purtroppo oggi non c’è più) e potersi stringere finalmente in un unico abbraccio.