Saviano cancellato dalla Rai: "Cosa è successo". In sua difesa c'è la presidente della Tv di Stato. Lo spettro della battaglia legale

Lo scrittore ha attaccato frontalmente i vertici del Servizio pubblico e ha illustrato i contenuti delle 4 puntate "che non vi faranno vedere". Ma in Rai è scontro ai vertici: da una parte la presidente, dall'altra l'ad

di Claudia Sarritzu

Che i casi di Roberto Saviano e Filippo Facci non fossero la stessa cosa, era evidente a tutti tranne a chi voleva specularci politicamente. La Rai (pensate al caso dei social di Che tempo che fa) continua a essere un terreno di battaglia politico, a discapito dei cittadini che pagano il canone, non dimentichiamolo e dell'informazione, pilastro fondamentale per una democrazia matura. 

Roberto Saviano è un nemico giurato di Matteo Salvini che non nasconde la propria avversità nei confronti dello scrittore anche attraverso le sue querele. Il caso dunque di Insider II è politico e negarlo non ha alcun senso. La Tv di Stato sta facendo, non un errore ma un orrore, per compiacere chi nel 2005 twittava: "Cedo due Mattarella per mezzo Putin".

Interviene Soldi 

In queste ore è intervenuta anche la Presidente della Rai, Marinella Soldi, che non ha condiviso la scelta del Cda schierato col governo di centrodestra, spiegando:

L’Amministratore Delegato della Rai, secondo le norme, ha autonomia decisionale sulla gestione aziendale e sui programmi. Come Presidente svolgo il mio ruolo a garanzia degli utenti e dell’azienda, ricercando un approccio costruttivo; le valutazioni politiche non mi appartengono. Proprio in virtù del mio ruolo ritengo oggi di dover intervenire sul cosiddetto caso Saviano, che molti hanno paragonato al caso Facci. Vicende diverse, per quel che ciascuno ha detto e per le tipologie di programma. La trasmissione "Insider – faccia a faccia con il crimine" condotta da Roberto Saviano è un prodotto nello spirito del servizio pubblico, parla di mafia e di legalità, ha avuto un primo ciclo di successo, con un gradimento del pubblico superiore alla media degli approfondimenti Rai (dati Qualitel TV 2022). Fermo restando il rispetto dovuto alle Istituzioni, auspicherei un supplemento di riflessione interna per ricercare, in tempi idonei, una soluzione gestionale nell’ interesse degli utenti e dell’azienda, tenendo conto, tra l’altro, che si tratta di un programma già registrato.

La cancellazione di Insider II, il programma di Roberto Saviano previsto a novembre su Rai3 e cancellato dal palinsesto anche se già registrato, come annunciato dall'Ad Sergio nei giorni scorsi, potrebbe trasformarsi anche in un grossissimo problema legale. Saviano afferma di non essere stato ancora pagato e ovviamente la produzione già effettuata ha avuto un costo per i contribuenti. 

"Questa trasmissione è stata realizzata, ma non pagata. Ci sono persone che per un anno hanno lavorato a questo progetto e ancora non sono state pagate. L’atteggiamento censorio fatto dalla Rai ha un unico obiettivo: invitare ad abbassare alla testa e a non criticare".

Saviano contro Meloni

Lo scrittore attacca il governo: "Abbiamo a che fare con politici violentissimi. Giorgia Meloni è una delle politiche più violente della storia democratica", di  Salvini dice "un profilo di incompetenza e ignoranza".

J'accuse su Instagram

Ieri sempre Saviano in una lunga diretta Instagram ha attaccato i vertici del Servizio pubblico senza giri di parole. Per lui si tratta di una scelta politica e ha annunciato che non si arrenderà facilmente. Si potrebbe finire in tribunale? Lo scopriremo a breve. Intanto anche il Pd, minoranza in Rai segnala il fatto che ci potrebbe essere un danno erariale. 

Ha anche illustrato i contenuti di "quelle 4 puntate che non vi faranno vedere". Puntate che avrebbero svolto alla perfezione quello che è il ruolo del Servizio pubblico, e cioè il racconto delle organizzazioni mafiose che operano nel nostro territorio.

L'Ad Sergio che non lo avrebbe avvisato

Lo scrittore, da 20 anni sotto scorta perché minacciato di morte dalla camorra, ha raccontato di aver appreso la notizia dai giornali. Saviano ha definito l'Ad Sergio "un vassallo del governo, non mi ha neppure fatto una telefonata, si è vergognato". Ha poi definito la sua epurazione il frutto del clima da "regime in azienda, con sole figure di estrema destra disposte ad obbedire".

Sul paragone fra lui e il caso Facci ha riferito in una intervista sul Corriere: 

"Filippo Facci ha attaccato una persona inerme per difendere il potere. Io ho attaccato il potere. Il paragone Facci vs. Saviano lo cavalcano i giornali di destra su esplicito mandato politico. Spero che voi giornalisti seri, a questo punto, passerete al vaglio del codice etico tutte le dichiarazioni dubbie di chi oggi in Rai ha trasmissioni televisive ancora non cancellate. Mi sa che resterà solo Rai Yoyo".