“Due anni senza muovermi, ormoni scombussolati e cicatrici": modella e influencer spiega cosa è la rettocolite ulcerosa
Martina racconta la sua malattia sui social e ora ha 100mila follower: “Il dolore mi ha resa più forte. Ora voglio aiutare gli altri”
“Ho passato giorni di sconforto, arrabbiata, infuriata contro una vita che non mi sono scelta, contro una malattia che non ho mai voluto e che non auguro a nessuno. Ho pianto tanto, provato un profondo sconforto e una tristezza che non potete neanche immaginare”, scrive su Instagram. Martina Santagiuliana, modella influencer, si racconta. E racconta soprattutto la sua patologia: la rettocolite ulcerosa, infiammazione oltremodo fastidiosa che colpisce l’intestino e crea molti problemi. Confessa di essersi “odiata”.
“Ho odiato il mio corpo, interamente martoriato da medici che hanno solo tentato di donarmi una vita migliore”, spiega. Nelle foto mostra le sue cicatrici. Quelle fisiche. Non nasconde però che le altre sono ancora più dolorose. “Liquidi che mi gonfiano, i due anni di ferma totale senza muovermi si vedono tutti… ormoni scombussolati… Cicatrici incise sulla mia carne che non sono niente rispetto a quello che ho passato". Segni "profondi, l’ennesimo dispetto che mi ha fatto la vita. E posso dirvi la verità? Non lo volevo né le avrei mai voluto”.
Poi la riflessione amara e la reazione da donna di grande carattere. “Ho avuto scelta? No. Lei non mi ha mai dato scelta. E sapete cosa vi dico? Che me ne frego, e no non mi copro, mi ci è voluto del tempo per capirlo. Tanti pianti, tanta rabbia. Ho capito che ci saranno ancora, a momenti, ma oggi ciò diventa forza”.
Martina, 33 anni, sposata, è veneta (vicentina) e adesso non ha paura di confrontarsi con la sua malattia cronica. Di metterla in piazza. Di esorcizzarla. Parla della scoperta e di come abbia deciso di combattere la sua battaglia su Internet diventando influencer per aiutare le donne. Convincerle a “vivere senza paura”.
“La malattia è qualcosa che può colpire chiunque e non dovrebbe determinare discriminazione o pregiudizio”, spiega la ragazza a chiunque legga e soprattutto ai suoi oltre 100mila follower. Appena saputo della sua patologia lei si è sentita persa, poi però si è rialzata “trasformando una debolezza in un punto di forza”.
E’ divenuta imprenditrice di se stessa, ma ci è voluta una grande forza d’animo, dopo dieci interventi chirurgici. Però ce l'ha fatta. Si è risollevata in piedi e, nonostante debba sottoporsi a cure continue ha intensificato la sua caparbia lotta per far conoscere le sue difficoltà e quelle delle altre persone come lei. Così mette continuamente nero su bianco gioie e dolori, per i follower. Per gli estimatori. Che sono davvero tanti. “Quanto dolore, pianti, ricoveri ma quanta voglia di farcela sempre e comunque. Guai a mollare”, spiega Martina sui social.
Parla dei momenti dolorosi, delle complicazioni al lavoro e dei disagi che si possono provare in contesti di vita quotidiana e perfino in luoghi di relax come una spiaggia, dove si va per divertirsi. La rettocolite ulcerosa è “una malattia cronica invisibile, ma non immaginaria, che ti distrugge la vita perché prova a rubarti i sogni”, scrive. E per questo chiede di offrire a chi soffre “rispetto e compassione indipendentemente dalla sua salute. Invece di giudicare - è il suo monito - cercate di comprendere e offrite sostegno alle persone malate. La gentilezza e l’empatia possono fare la differenza. Aiutaci a sentirci accettati e compresi”. Solo così si può sperare di scavalcare la malattia ed essere comunque felici. Si può sognare "un futuro migliore”, come fa lei, per se stessa e per gli altri. Sì, Martina sogna ora. Se lo è guadagnato e meritato. E spera di poter “essere utile al prossimo in modo concreto”. Una bella storia. Una grande anima. Una bellissima ragazza. Non solo per l'aspetto fisico.