Quando sono i piccoli a salvare gli adulti: la bimba che chiama il 112 e il piccolo che abbraccia il carabiniere

Il caso della bambina che fa arrestare il padre mentre picchia la madre e del bimbo che riconosce il carabiniere che ha arrestato il padre camorrista e lo ringrazia

Quando sono i piccoli a salvare gli adulti la bimba che chiama il 112 e il piccolo che abbraccia il carabiniere
di Redazione

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“I bambini salveranno il mondo”, “Il futuro è delle nuove generazioni” e così via con la retorica filo-pedagogica finché si tratta di vezzeggiare i piccoli senza prenderli però troppo sul serio. Stavolta però ci sono due casi di cronaca a farci riflettere sulla posizione dell’infanzia all’interno della società, ed è una posizione in cui due bambini hanno fatto e detto cose da grandi. Come la bimba che ha fatto arrestare il padre mentre picchiava sua madre, o come il piccolo che ha abbracciato il carabiniere che ha arrestato suo padre camorrista e gli ha detto “grazie”. Due casi di papà-orco che è stato allontanato dalla famiglia grazie alle forze dell’ordine.

Chiama il 112, papà picchia la mamma

"Aiutatemi, papà sta picchiando la mamma e ho paura anche per il mio fratellino", era disperata la voce della bambina quando ha chiamato il 112 per proteggere la madre vittima di un'aggressione da parte del padre. La telefonata ai carabinieri è stata fatta dopo che la piccola aveva cercato di frapporsi tra i genitori venendo scaraventata a terra. Un caso di codice rosso che ha visto l’intervento dei militari della compagnia di Spoleto comandata dal capitana Teresa Messore che hanno arrestato l'uomo, un trentanovenne ucraino. 

La telefonata e la richiesta di aiuto 

La chiamata al 112 è stata ricevuta nella serata di sabato sera da un giovane militare che ha tenuto al telefono la bambina, è entrato in empatia con lei. Ha cercato di tranquillizzarla e al tempo stesso ha fatto in modo che si mettesse al sicuro con il fratello mentre inviava sul posto una pattuglia del radiomobile. I militari sono riusciti a entrare in casa portando in caserma l'uomo, la moglie e i figli. La donna e la bambina sono state prima medicate in ospedale. "Mentre la madre sporgeva denuncia con i colleghi - ricorda l'ufficiale - ho cercato di distrarre la bambina che aveva chiamato il 112. Ho evitato che rivivesse le violenze delle quali parlava la madre. L'ho fatta giocare, l'ho portata a vedere l'auto di servizio. Aveva un sorriso fantastico...".

La donna non denunciava, ha dovuto intervenire sua figlia

Dalle indagini e dalla denuncia della donna è emerso che questa, nonostante avesse subito in passato episodi simili, non aveva mai trovato la forza di denunciare. L'ultimo episodio l'ha invece indotta a denunciare i soprusi e maltrattamenti subiti tra le mura domestiche. Probabilmente perché consapevole dell'esposizione al pericolo da lei subito insieme ai figli minori, ipotizzano gli investigatori. La donna e figli si trovano ora al sicuro mentre il marito è stato rinchiuso nel carcere di Spoleto ma è stato il coraggio della piccola a salvare tutta la famiglia.

Quando sono i piccoli a salvare gli adulti la bimba che chiama il 112 e il piccolo che abbraccia il carabiniere

Bimbo ringrazia carabiniere: "Hai arrestato papà, bravo"

Diverso l'episodio durante un incontro per promuovere la legalità organizzato da don Patriciello nel Parco Verde di Caivano (Napoli). "Tu di notte sei venuto ad arrestare papà, sei stato bravo", con queste le parole un bambino del complesso di edilizia popolare noto per la forte presenza della criminalità organizzata, ha accolto il capitano Antonio Maria Cavallo, comandante della Compagnia carabinieri di Caivano. All'incontro partecipavano diversi bambini della zona e uno di loro ha riconosciuto nel capitano Cavallo il carabiniere che ha arrestato il padre. "Posso stare con te?", ha aggiunto il bimbo rivolgendosi al militare e abbracciandolo. Un raro caso in cui un bambino riconosce l’eroe non nel padre camorrista ma nell’uomo che lo ha arrestato liberando la famiglia da un fardello che è difficile immaginare.
Bambini coraggiosi che guardano alle forze dell’ordine con fiducia e lasciano sperare in un futuro meno opaco.

07/07/2023
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