Il presidente ecuadoriano nella bufera per la frase shock sulle donne vittime di abusi
Moreno, che poi si è scusato pubblicamente su Twitter, ha sostenuto la teoria secondo cui se il molestatore è bello non viene denunciato
Leggi più veloce
Hanno destato scalpore, ma non poteva essere altrimenti, le frasi pronunciate dal presidente dell’Ecuador, Lenin Moreno, nel corso di un discorso pronunciato lo scorso venerdì a Guayaquil. Dopo la premessa secondo cui gli uomini vivono con la “costante minaccia” di essere “falsamente accusati” dalle donne di molestie sessuali, Moreno è andato giù pesante, sostenendo la teoria secondo cui le donne denuncerebbero gli abusi subiti soltanto quando sono stati perpetrati da“uomini brutti”.
'Se il molestatore è bello non si parla più di abusi'
Secondo quanto ha riportato la BBC, il presidente, dopo avere elogiato la facilità con cui le sue connazionali denunciano le violenze sessuali di cui sono vittime, ha insistito sul fatto che le ecuadoriane si accanirebbero in particolare nei confornti dei presunti stupratori dall'aspetto,meno gradevole. In soldoni, se il presunto molestatore è bello difficilmente si parla di abusi o molestie. Apriti cielo, le parole di Moreno, secondo la BBC hanno scatenato una vera e prorpia bufera mediatica nel Paese e di riflesso sui social, dove la notizia si è ovviamente diffusa a macchia d'olio e il presidente equadoriano è stato tartassato di critiche a causa delle sue esternazioni misogine. Una delle più feroci, ripresa dal network britannico, suona più o meno così: “Grazie alle parole di Moreno, possiamo adesso capire perché il suo governo ha tagliato gli 876mila dollari finora destinati alla prevenzione delle violenze di genere”.
Moreno si è scusato pubblicamente
Dopo le polemiche, sono arrivate anche le scuse. Il leader di Quito, pubblicamente, tramite il suo account Twitter ha cercato di minimizzare l'accaduto e ribadito la sua avversione verso qualunque forma di molestia o violenza ai danni del genere femminile. Sarà bastato a sedare gli animi?