“No al pizzo dei parcheggiatori abusivi”, la denuncia sui social di una studentessa diventa virale
“Non è eroismo ma non abbasso testa”. Su Fb sostegno e critiche per la sua iniziativa che è un esempio di civica resistenza ai soprusi della malavita
Continua a incassare sostegno e condivisioni da tutta Italia il video della studentessa barese che due giorni fa su Facebook ha raccontato di essersi rifiutata di pagare 'il pizzo' a tre parcheggiatori abusivi sul lungomare di Bari e di aver poi trovato l'auto danneggiata. E per questo ha deciso di chiamare i carabinieri che ha atteso mentre i tre parcheggiatori la fissavano e indicavano, fino a quando uno di loro si è anche avvicinato per intimidirla fisicamente.
“Non abbasso la testa”
In un altro post pubblicato giovedì sera Marianna Panzarino spiega di aver ricevuto anche qualche 'commento assetato di violenza' sui social, e pure chi si è offerto di darle 'due spicci' per evitarle 'il danno' all'auto e un post che tanto 'non cambierà nulla'. Ma lei sottolinea di non essere 'abituata ad abbassare la testa davanti alla prepotenza: non è che non lo faccio per spirito di ingenuo eroismo, è che proprio non mi viene'.
Due giovani donne minacciate da tre uomini
'Ho dovuto chiamare le forze dell'ordine - spiega di nuovo - non per il danno alla macchina in sé (la cui origine non avrei comunque potuto provare) ma perché mentre mi accorgevo di quel danno, io e la mia amica eravamo fisicamente puntate dai tre parcheggiatori abusivi: ci indicavano, ci fissavano, uno dei tre dopo qualche minuto si è avvicinato e si è piantato di fronte a noi. Il tentativo di intimidazione era chiaro, ma impossibile da provare legalmente. Di qui la nostra decisione di usare i social come strumento per sollevare l'attenzione su un'anormalità'.