Pillola del giorno dopo: l'Aifa abolisce l'obbligo della ricetta medica

L'Agenzia italiana del farmaco ha eliminato l'obbligo di prescrizione del medico per l'assunzione del contraccettivo di emergenza in caso di rapporti non protetti

di Redazione

Una decisione attesa - "Meglio tardi che mai - commenta Viale - È dal 2000, anno della registrazione, che chiedo l'abolizione della ricetta per la contraccezione di emergenza". Una vittoria ottenuta 16 anni dopo, prosegue Viale, che nel 2010 fu sanzionato dall'Ordine dei Medici per avere prescritto la pillola per le strade e davanti alle scuole di molte città italiane.

L'ostacolo della ricetta - "La ricetta, per lunghi anni un ostacolo e un alibi dell'obiezione di coscienza di molti, hanno reso ancora più complesso ciò che invece deve essere rapido e semplice", sottolineano i radicali Igor Boni, Laura Botti e Silvja Manzi. "Viale è stato il protagonista di questa lotta - aggiungono - e noi con lui". Prossimo obiettivo, conclude Viale, "l'abolizione dell'obbligo di ricovero di tre giorni per la Ru486, che continuo a non rispettare".

Il precedente dell'Aifa - In precedenza, la stessa Aifa aveva modificato il regime prescrittivo di altri due medicinali per la contraccezione d’emergenza, Stromalidan ed Escapelle. Si tratta di farmaci con avvertenze, controindicazioni e intervalli di impiego diversi, ma con il comune denominatore di impedire una gravidanza indesiderata grazie all'assunzione entro un lasso di tempo breve dal rapporto sessuale non protetto.

Come funziona la pillola del giorno dopo - Il sito lapilloladelgiornodopo.it chiarisce che la contraccezione d’emergenza si usa quando il metodo contraccettivo scelto potrebbe non aver funzionato correttamente (ad esempio, si è dimenticato di assumere la pillola anticoncezionale o il preservativo si è rotto durante il rapporto) oppure quando non è stato usato alcun contraccettivo, come nel caso del coito interrotto. La pillola del giorno dopo è un contraccettivo che agisce inibendo o spostando l’ovulazione in avanti di qualche giorno, in modo tale che gli spermatozoi, entrati all’interno dei genitali femminili nel rapporto a rischio di gravidanza, perdano di efficacia.