Pausini ed Elisabetta Franchi: una vita alla "Sex and the City" o il lento declino? I 40 anni e gli stereotipi
A 40 anni per una donna arriva la svolta. Ma nessuno ha capito da che parte dobbiamo andare
I quaranta, ad ascoltare le polemiche da social, sembrano essere proprio il momento di svolta nella vita di una donna. Che sia positiva o negativa ancora però non lo abbiamo capito.
Elisabetta Franchi
A quarant’anni ti si aprono le porte della maison di Elisabetta Franchi, che a fianco a lei vuole solo donne “anta”. No, nulla a che vedere con armadi o stipetti, le donne “anta” sono quelle che hanno fatto il giro di boa, quelle con le ovaie rinsecchite, quelle che hanno già spento 40 candeline. Quando sei “anta” hai già vissuto, a quarant’anni, ti puoi dedicare al lavoro h24, con buona pace delle lotte sindacali dell’ultimo secolo. I figli li hai già fatti a quarant’anni, il capo non rischia di doverti pagare i contributi mentre sei in maternità.
Una vita alla 'Sex and the City'
Che belli i quaranta insomma, un mondo di rose, fiori e flute di champagne mentre parli dell’ultima collezione della stilista bolognese insieme al tuo gruppo di amiche storiche. Tutte rigorosamente in tacchi a spillo. Una, ne sono certa, tiene una rubrica su Repubblica, l’altra dipinge quadri astratti inzuppando la chioma in colori acrilici biologici, meno brillanti ma non rovinano le punte. I figli? Sono solo un lontanissimo ricordo, riappaiono a Natale quando tornano per una settimana dal college in qualche luogo attento al verde urbano che frequentano. Le divise sono deliziose.
Laura Pausini
Eppure arriva oggi Laura Pausini, che ci costringe ad un bagno di realtà. Emiliana contro emiliana, ecco che il mito di una vita di lustrini alla ‘Sex and the city’ si infrange davanti al dolore più cocente per una qualsiasi vip: “I giornali non voglio mettere una donna che ha passato i 40 in copertina”
Si predica bene ma si razzola male
"Esiste tutta questa retorica che vuole spingere sulle donne - dice la cantante - ma poi mi è capitato, in almeno 6/7 nazioni, che i giornali non vogliano mettere una donna che ha passato i 40 in copertina”. L’occasione per questa scottante confidenza è una lunga intervista pubblicata come cover digitale di Billboard Italia. "Eh, però gli uomini over 40 finiscono in cover senza problemi! E molto spesso i direttori di giornale sono donne! Non sono tutti o tutte così e non è che mi si debba la copertina per forza. Però spesso c'è un gran chiacchiericcio a cui non corrispondono i fatti. Da donna ho imparato che bisogna concretizzare. Dal '93 a oggi un cambiamento pazzesco c'è stato! È che dobbiamo lottare ancora tanto e dobbiamo autoconvincerci che ce la facciamo. Anche quando crediamo di non farcela più". "A chi mi dice che ormai potrei avere superato l'età giusta per fare una certa cosa e che inoltre sono anche una donna., o a chi si dimostra dubbioso davanti alle mie proposte, rispondo solo in un modo: allora lo faccio!"
La grande rivoluzione
E mentre Laura, ché delle donne si sa di dice solo il nome, lotta per le copertine alle over 40 e Elisabetta si interroga ancora sullo scivolone più incredibile che abbia mai fatto, noi ci proviamo ad autoconvincerci che qualcosa la potremmo davvero fare. Tipo pretendere di essere retribuite come i nostri colleghi uomini, sfondare i tetti di cristallo come arieti imbizzarriti, arrivare ai ruoli apicali del mondo, imparare a dire avvocata, ministra e sindaca. Magari direttrice, ecco direttrice di una rivista, una direttrice rivoluzionaria che domani metta in copertina una donna over 40, anzi, una donna qualunque.