Paura di essere aggredite: lo spray al peperoncino è una soluzione? Ecco quando è ammesso legalmente
Lo spray al peperoncino è un mezzo di autodifesa comune: può essere acquistata anche al supermercato. Ma non dobbiamo credere che si possa usare con leggerezza
Se non ti senti sicura di camminare per strada la sera da sola, munirsi dello spray al peperoncino come strumento di difesa personale può risultare un ottimo rimedio. Di certo può far sentire più tranquille molte donne. Visti i recenti casi di aggressioni che la cronaca nera ha riportato in queste settimane estive, ricordiamone i pregi ma anche i limiti. Per esempio, il 7 agosto, durante un concerto l'uso insensato della bomboletta ha rischiato di provocare il caos e conseguenti danni ben più gravi.
Facile da reperire ma considerata ugualmente un'arma
Si tratta di una banale bomboletta che si può comprare in farmacia o anche nei supermercati. Comprarne uno a cuor leggero può tuttavia causare dei problemi, ancor più se lo spray non rispetta le caratteristiche ammesse dalla legge italiana. In ogni caso va considerata un'arma, e dunque esistono giustamente dei limiti al suo utilizzo imposti dalla legge.
Cos'è e come funziona lo spray al peperoncino
Si tratta di una bomboletta pressurizzata contenente il gas oleoresin capsicum, presente nelle piante erbacee del genere Capsicum tra le quali appunto, il peperoncino piccante.
Lo si reperisce così facilmente perché non lascia danni permanenti, ma è comunque un forte irritante delle mucose dell'occhio, del naso e della gola. Gli effetti durano circa 20 minuti. Spruzzata in faccia all'aggressore, la bomboletta causa una cecità momentanea che permette alla vittima di scappare. Le disposizioni chiariscono che lo spray non può contenere più di venti millilitri di prodotto urticante, con una percentuale di oleoresin capsicum inferiore al 10% e una concentrazione massima di capsaicina pari al 2,5% e non può avere una gittata superiore ai tre metri. Attenzione ai prodotti in vendita online, in altri Paesi (diversamente dall'Italia) è legale l'uso di urticanti chimici che possono causare danni irreversibili. Se non soddisfa i requisiti sopra indicati la bomboletta non è più uno strumento di legittima difesa ma diventa un mezzo illegale di aggressione.
Quando la legge consente l'utilizzo
In Italia i prodotti a base di peperoncino come strumento di autodifesa sono stati legalizzati con il Decreto Ministeriale numero 103 del 12 maggio 2011 per le forze dell'ordine e per i maggiori di sedici anni. Il provvedimento chiarisce che l'utilizzo della bomboletta è giustificato solo per "legittima difesa dettata dalla necessità di sottrarsi a reali minacce all’incolumità personale".
Quando diventa pericoloso: il caso di cronaca
Il 7 agosto una sessantina di persone presenti al Circo Massimo, per assistere al concerto di Travis Scott, hanno avvertito sintomi lievi di intossicazione, con occhi e gola irritati, e hanno richiesto l'intervento dei sanitari che erano presenti sul posto. Non si esclude che a causare l'irritazione possa essere stato uno spray al peperoncino spruzzato da uno spettatore durante il concerto. Verifiche sono in corso da parte della polizia.
Non sono le donne a doversi difendere ma gli uomini a non aggredirle
Ricordiamo l'ultima terribile aggressione finita con la morte della vittima, a Rovereto (Trento). Una 61enne è deceduta in ospedale dopo essere stata picchiata in un parco. L'aggressore di circa 40 anni, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato dai carabinieri dopo una breve fuga. A dare l'allarme sono stati alcuni inquilini di un vicino condominio che hanno sentito le urla e, dalle finestre, hanno visto la vittima a terra con i pantaloni abbassati e l'aggressore sopra di lei che la colpiva in faccia.
E' importante chiarire che non spetta alle donne munirsi di strumenti di autodifesa ma che è la società che deve debellare la cultura della violenza sulle donne e le amministrazioni e i governi locali contribuire a rendere gli spazi pubblici più sicuri. Lo spray al peperoncino è solo un mezzo che deve essere acquistato per scelta singola, non un alibi di inerzia per le istituzioni.