Dal “non monologo” di Sabrina Ferilli al “pippone impegnato” imposto a Michelle Hunziker da Michela Giraud
Dopo il gesto di rottura dell'attrice, il duo Hunziker-Giraud dà il colpo definitivo, speriamo, alla tradizione del monologo femminile impegnato in tv
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Frivola leggerezza o impegnata pesantezza? Pare che per le donne che vogliono fare televisione sia ancora difficile sottrarsi a questo binomio stereotipato reso ancora più inossidabile dall’ultimo festival di Sanremo e scardinato, in extremis, dall’ancor più inossidabile Sabrina Ferilli. La paura di apparire decorativa valletta accanto al professionale conduttore, ha fatto sì che ognuna delle donne che sono salite sul palco festivaliero abbia dovuto giustificare la propria presenza con un monologo impegnato, possibilmente triste e significativo della disgraziata condizione femminile.
Discriminazioni di razza, genere e... noia
La disparità di genere c’è ma per camuffare il fatto che da anni i conduttori del festival siano solo uomini, gli si deve affiancare delle donne che devono però giustificare la loro presenza su quel palco con argomenti evocativi delle discriminazioni - sessuali, razziali eccetera - che noi poverette dobbiamo quotidianamente subire. Insomma, ultimamente le donne in tv devono lagnarsi per qualcosa altrimenti non sono credibili.
La rottura di Sabrina Ferilli
Solo Sabrina Ferilli ha avuto il coraggio di presentarsi come una donna che non deve chiedere permesso né giustificazione lanciandosi in un “non monologo” dedicato alla leggerezza, l’unica missione che l’attrice navigata si è sentita di incarnare con l’aiuto della giornalista Selvaggia Lucarelli che ha tradotto in parole i suoi sentimenti. Il loro è stato un gesto di rottura ripreso con più humour da Michela Giraud, comica dissacratrice professionista, che ha convito Michelle Hunziker a recitare un monologo contrito e intriso di lacrimevoli cliché sul femminile, durante il suo show Michelle Impossible.
Michela Giraud fa “soffrire” Michelle Hunziker
Perché le donne per stare in prima serata in tv devono patire, devono recitare il “pippone impegnato”, pena “finire alle televendite di cyclette, perché la gente da casa vuole vedere che soffri”. Questo il monito lanciato dalla comica a una bellissima Michelle costretta a mangiare un’ipercalorica “frappa” in favor di telecamera per mostrare come una vera donna disperata compensi la mancanza d’amore, comprensione e attenzione. Ecco, l’immagine finta della donna che sale sul palco evocando i suoi momenti di disperata solitudine, chiusa nella propria insicurezza e incomunicabilità, e chi più ne ha più ne metta, hanno dato la bordata definitiva alla tradizione del monologo femminile in prima serata tv. Grazie Sabrina, grazie Michela e grazie Michelle: speriamo ci abbiate liberate tutte da questa assurda incombenza e che nessuno chieda più giustificazioni, che siano impegnate o frivole, per la presenza femminile in tv.