'La musulmana ha rispettato le regole. Lo scandalo siamo noi italiani'
Parla un'impiegata della piscina Guatelli di Fidenza: 'Non era vestita ma indossava un burkini. L'hanno insultata. Io li avrei denunciati'
'Siamo stati accusati di tutto. Hanno raccontato un sacco di bugie. Pensi che c'è stato addirittura chi ha detto che si trattava di un gruppo di musulmani che stavano festeggiando la fine del Ramadan. Ma la verità è un'altra': l'impiegata che lavora nella piscina Guatelli di Fidenza, quasi 27 mila abitanti nella paciosa pianura padana che guarnisce Parma e provincia, preferisce non dare il suo nome. Ma la voglia di parlare dello 'scandalo al sole' o meglio, dello scandalo in piscina è tanta. 'Lavoro qui da 14 anni e di persone che non si comportano bene e che magari violano i regolamenti ne ho viste tante. Ma di certo non è il caso della ragazza musulmana che è venuta qui a fare il bagno qualche giorno fa'. Già, un bagno che ha suscitato roventi polemiche e perfino l'intervento di alcuni politici (Lega Nord e Forza Italia) indignati perché la ragazza era coperta di tutto punto e noi siamo in Italia e non in Arabia Saudita.
'In realtà non aveva una veste ma una specie di tuta, che poi ho scoperto che si chiama 'burkini' anche se io fino all'altro giorno non sapevo nemmeno che esistesse. In pratica è una specie di tuta aderente in licra o in neoprene, insomma proprio gli stessi materiali che vengono utilizzati per confezionare i normali costumi da bagno. A indossarne uno azzurro a fiorellini era una ragazza di 20 anni, credo fosse marocchina ed è venuta qui con il suo fidanzato, un ragazzo italiano. Inoltre la ragazza ha chiesto correttamente all'addetto alla piscina se poteva entrare in acqua e ha mostrato il suo costume, evidenziando che era in licra'. Tutto in regola, insomma. Visto che il regolamento è stato rispettato. Ma l'effetto sugli altri bagnanti è stato dirompente: 'Vedere una donna vestita di tutto punto, con le gambe, le braccia e la testa coperti, ha scandalizzato tante persone. E c'è stato anche chi l'ha insultata'. Insulti? 'Sì, le dicevano perché non se ne andava via e cose di questo genere. Io se fossi stata al suo posto li avrei pure denunciati. Noi italiani facciamo sempre un gran parlare di mentalità aperta e poi invece siamo dei provinciali e ci facciamo spaventare per così poco'.
Ecco qual è il vero scandalo - L'impiegata fa il suo affondo: 'In realtà qui in piscina vedo cose ben peggiori e a farle sono proprio gli italiani. Ci sono ad esempio dei genitori che fanno fare apnea ai propri figli. O altri che si tuffano. Persone maleducate che rispondono male se le riprendi e se ti appelli al regolamento e rivendicano il diritto di fare ciò che gli pare. O ancora donne che indossano costumi che il loro fisico non potrebbe permettersi. Questa vicenda è stata strumentalizzata e cavalcata ad arte da chi ce l'ha con queste persone. Ma d'altra parte qui a Fidenza ci sono tante donne musulmane e ormai tutti dovrebbero essere abituati a come girano per le strade. Io le vedo, poverette, vestite di tutto punto, magari di nero, sotto il sole cocente, mentre fanno la spesa al mercato o girano per strada. Ma d'altra parte questo è il loro modo di vestirsi. Le dico di più: se quella tuta l'avesse indossata un'italiana non sarebbe venuto fuori tutto questo putiferio'.