'Così amiche da essere quasi attratte l'una dall'altra': parlano le giovani protagoniste di 'House of Dragon'
“Siamo amiche davvero e sul set tutto è avvenuto in modo organico', dicono le attrici. “La tua migliore amica, a 14 anni, è forse la persone più vicina a te che esista, e pensi che lo sarà per tutta la vita”
Sono cresciute a braccetto nell'atmosfera rarefatta della Fortezza Rossa che è il cuore del racconto e sono legate indissolubilmente, fino a quando i meccanismi patriarcali del potere le metteranno l'una contro l'altra. Tra i personaggi centrali di 'House of the Dragon' - il prequel del 'Trono di Spade' in onda in esclusiva su Sky e in streaming solo su Now dal 22 agosto in contemporanea assoluta con Hbo - ci sono Rhaenyra Targaryen, primogenita del re Viserys, interpretata da Milly Alcock da ragazza e poi da Emma D'Arcy da adulta, e Alicent Hightower, la figlia del braccio destro del sovrano, a cui danno il volto Emily Carey e Olivia Cooke. L'esplorazione del loro rapporto di amicizia emerge con forza nello show ed è anche una delle principali novità rispetto al libro di George R.R. Martin 'Fuoco e sangue' (in Italia edito da Mondadori), al quale è ispirata la serie.
'Tra loro un'amicizia incredibile, una sorta di attrazione'
'Come abbiamo affrontato questa dinamica? Intanto siamo amiche davvero e sul set tutto è avvenuto in modo organico', risponde con un sorriso Emily Carey alla roundtable con i giornalisti a Londra, in occasione della premiere europea della serie. 'La tua migliore amica, a 14 anni, è forse la persone più vicina a te che esista, e pensi che lo sarà per tutta la vita'. Il loro rapporto ha qualcosa di platonico e romantico insieme: 'Fra loro - sottolinea l'attrice - c'è una sorta di attrazione, uno scambio anche tattile, sono legate incredibilmente'.
Il confronto con il 'Trono di spade'? Meglio non pensarci
Sul loro futuro pesano le ambizioni degli uomini che le circondano: 'Ma non abbiamo pensato allo sviluppo dei personaggi: abbiamo vissuto fino in fondo la nostra amicizia, concentrandoci sulla singola scena che stavamo girando', risponde ancora. E con Milly Alcock dribbla la domanda sul possibile confronto con il 'Trono di Spade': 'Siamo terrorizzate all'idea, meglio non pensarci', ammettono all'unisono.
Le donne non osavano neanche avere una vita felice
Tra le critiche più frequenti mosse all'universo immaginifico creato da Martin c'è senz'altro la misoginia del potere: 'E' vero - ammette Carey -. E' presente perché è necessario che ci sia, l'impegno è stato quello di essere fedeli alla storia, di mostrare la verità dei fatti. Le donne non osavano neanche avere una vita felice'.
Cavalcare il drago per avvicinarsi al potere
'Non credo che all'epoca la situazione fosse molto favorevole per le donne', le fa eco Milly Alcock, che al suo personaggio regala però determinazione e intraprendenza: la giovane Rhaenyra è l'erede designata al Trono di Spade, destinata a rompere la tradizione del patriarcato, ed è un'abile cavalcatrice di draghi, stretta nel suo stiloso abito da caccia. 'Cavalcare il suo drago è per lei un modo per avvicinarsi al potere e alla libertà che hanno gli uomini', sottolinea l'attrice, che rifugge dal confronto con Danaerys Targaryen, ultima discendente della dinastia e eroina di 'Game of Thrones': 'La trovo fenomenale, ma non mi paragonerei a lei', dice Alcock, che invece è rimasta 'profondamente colpita dalla performance di Cate Blanchett nei panni della regina Elizabeth in The Golden Age'