Nicole Brown Simpson, chi è la vittima dimenticata di una storia crudele che neppure da morta ha avuto giustizia
Di lei, come di tutte le vittime, sappiamo pochissimo perché la morte violenta ne fagocita l'identità a discapito del carnefice. Ecco la storia di una bellissima ragazza tedesca colpevolmente dimenticata
Leggi più veloce
La storia di Nicole Brown Simpson non è molto diversa da quella di tante altre donne uccise dopo anni di maltrattamenti. Se l'ex marito O. J. Simpson è stato assolto dopo un processo considerato da tutti "controverso" (è stato invece condannato nel processo civile a un milionario risarcimento, leggete qui che gli ha permesso di evitare la sedia elettrica), ciò non toglie che la vita di Nicole sia stata un susseguirsi di abusi e che, dopo la sua morte, sia stata inghiottita dall'oblio. Dopo il suo assassinio- rimasto ufficialmente senza un colpevole- Nicole non è mai stata raccontata. Di lei come delle altre donne vittime di storie simili, non si sa granché perché a diventare protagonista è puntualmente l'omicida o il presunto omicida. La vittima invece scompare come persona e diventa un caso di cronaca. L’ex moglie di Simpson e l'amico di lei, Ronald Lyle Goldman vennero ritrovati in un lago di sangue: lei aveva ricevuto 12 coltellate e lui 20. O J Simpson divenne il primo sospettato proprio per quelle precedenti denunce per maltrattamenti domestici che Nicole aveva effettuato. I due, infatti, si erano sposati nel 1985 e già nel 1989 OJ era stato accusato di violenza privata, fino a che nel 1992 lei chiese il divorzio.
Cosa sappiamo di Lei
Nata e cresciuta in Germania, a Francoforte, da madre tedesca e padre statunitense, Nicole ancora bambina si trasferisce con i genitori e i tre fratelli in California. Quando è stata uccisa aveva solo 35 anni. Dal matrimonio con O.J Simpson nascono due figli. Bellissima fin da ragazzina, Nicole vince la corona di reginetta della scuola al liceo e poco dopo, ad appena 18 anni, inizia a lavorare come cameriera in un locale d'élite di Beverly Hills. Ed è proprio lì che incontra O. J. Simpson. Un colpo di fulmine per entrambi che li porta a iniziare immediatamente una relazione, nonostante lei non sapesse che l'uomo era una famosa star del football. Nicole per lui rinuncia anche agli studi e lascia il Saddleback College per seguirlo nelle sue trasferte. Il matrimonio arriva nel 1985. Poco dopo ecco la nascita della prima figlia Sydney e poi quella del figlio Giustino, che oggi hanno rispettivamente 38 e 35 anni. "Una madre dolce e devota": così Nicole viene descritta dai vicini di casa.
I diari segreti
I diari di Nicole Brown, pubblicati solo nel 2020, però raccontano un'altra verità, in stridente contrasto con l'immagine della happy family americana formata dal campione ricco e famoso, dalla bella moglie al suo fianco circondata diu bambini. Quei diari testimoniano le violenze subite già prima del matrimonio. Pagine in cui Nicole descrive dettagliatamente le botte e le minacce continue all'interno di un rapporto evidentemente tossico. Abusi, come detto sopra, più volte denunciati alle forze dell'ordine. Gli stessi amici della coppia hanno testimoniato che Nicole avesse spesso i segni delle percosse. E hanno definito la relazione tra i due ossessiva e pericolosa. La sorella di Nicole, Denise, però ha sempre insistito nel sostenere che non era una "donna maltrattata". E ha raccontato ai giornali: "Se fosse stata picchiata, non sarebbe rimasta con lui. Non era lei. Tutti sanno del 1989. Qualcuno sa di altre volte?". Negli anni del processo infatti vennero scritte migliaia di pagine di giornale sul caso e sul matrimonio dei due. In molti articoli la vittima e anche la sua famiglia, vennero accusati di stare con Simpson solo per denaro e fama. "Se no perché restare in una relazione violenta?". Siamo negli anni 90 e la narrazione della violenza sulle donne, molto più che oggi, colpevolizzava la vittima. Un "se l'è cercata" che oggi crea scalpore, ma 30 anni fa era accettato da una bella fetta dell'opinione pubblica.
Più tardi Denise però cambiò del tutto versione: "La vicenda di Oscar Pistorius mi ricorda molto ciò che è successo a Nicole: vittime che difendono i loro partner e picchiatori che danno la colpa alle loro vittime". "Fino a quando non adotteremo una tolleranza zero per la violenza domestica, specialmente da parte degli atleti maschi, continueremo a vedere questo orrore ripetersi", aveva scritto Denise Brown in un commento pubblicato da Time. "Mia sorella è stata una volta sentita dire 'mi ucciderà e la farà franca'; mentre è stato affermato che O.J. Simpson è stato visto urlare sulla tomba di mia sorella, accusandola di ciò che aveva fatto a lui e alla sua vita", aggiungendo di ritenerlo "agghiacciante". I giocatori di football americano, ha affermato, "sono i gladiatori del nostro tempo; sono essenzialmente addestrati come macchine per uccidere. Possono essere pericolosi come armi da fuoco, per questo esorto la Nfl ad insegnare ai suoi dirigenti e giocatori le dinamiche della violenza domestica. Forse un giorno impareranno che fare la cosa giusta e' la cosa migliore per loro".
Foto Wikipedia