Meghan Markle denuncia: “Io vittima delle bulle. Perché tanto odio? La mia risposta"
La duchessa di Sussex ha raccontato l'odio social durante una tavola rotonda alla quale assisteva anche il marito Harry, sempre in prima fila per supportarla
Che Meghan Markle, oltre al razzismo britannico, potesse avere subito anche body shaming è sorprendente ma dimostra che da questa forma di derisione e discriminazione non si salvano neppure le bellissime. Meghan Markle ha raccontato di essere stata vittima di un "odioso" bullismo mentre era incinta dei suoi due figli. La duchessa del Sussex ha parlato dei terribili attacchi subiti sui social media e online, in un panel organizzato per la Giornata Internazionale della Donna al South by Southwest film festival di Austin, nel Texas.
“Gli abusi che ho subito sui social media”
Meghan è salita sul palco per la tavola rotonda insieme alla star di Hollywood Brooke Shields, alle giornaliste statunitensi Katie Couric ed Errin Haines e alla sociologa Nancy Wang Yuen. Il panel ha affrontato il tema 'Rompere le barriere, plasmare le narrazioni: Come le donne sono protagoniste dentro e fuori lo schermo'. Toccante la sua testimonianza: "La maggior parte del bullismo e degli abusi che ho subito sui social media e online è stata quando ero incinta di Archie e di Lili". Supportata dal marito Harry, seduto in prima fila ad assistere all'evento, Meghan non ha lesinato particolari.
Perché tanto odio?
Meghan si è poi rivolta al pubblico, chiedendo perché le persone debbano essere così odiose: "Basta pensare a questo per capire perché le persone siano così odiose. Non si tratta di essere dispettosi, è una cosa crudele. Perché farlo? Nello spazio digitale e in alcuni settori dei media, abbiamo dimenticato la nostra umanità, e questo deve cambiare”.
Gli attacchi delle donne
La duchessa di Sussex ha quindi raccontato di "tenersi a distanza" dai social media a causa della "tossicità". "Quello che trovo più inquietante, francamente, soprattutto come sostenitrice delle donne, è quanto l'odio sia soprattutto da parte delle donne, che lo riversano completamente su altre donne, e non riesco a darne un senso. Se stai leggendo qualcosa di terribile su una donna, perché lo condividi con i tuoi amici? Se fosse la tua amica, o tua mamma o tua figlia, non lo faresti?", ha aggiunto sottolineando come gli attacchi siano proseguiti anche dopo il parto, quando aveva un neonato a cui badare, e che le è successo con entrambi i figli proprio in un momento in cui era particolarmente vulnerabile.